Distretto Nord

Risoluzione del Congresso degli Stati Uniti chiede la piena attuazione dell’Accordo del Venerdì Santo in vista del 25° anniversario

Una risoluzione della Camera che chiede la piena attuazione dell'Accordo del Venerdì Santo è stata introdotta al Congresso degli Stati Uniti

 

Un gruppo di membri del Congresso ha introdotto la risoluzione e ha espresso la speranza per il continuo successo del processo di pace

“Il Belfast/GFA (Good Friday Agreement) rappresenta la pietra angolare della pace in Irlanda del Nord e rimane il fondamento su cui poggiano le istituzioni governative e le iniziative intercomunitarie di oggi”, ha detto il deputato Bill Keating, ex presidente della Sottocommissione per l’Europa e membro del Friends of Ireland Caucus. “Credo fermamente nel suo successo e nella sua piena attuazione, comprese le responsabilità e la giustizia per le vittime della violenza”, ha dichiarato il rappresentante democratico del Massachusetts. Il deputato Brian Fitzpatrick, ex membro di rango della sottocommissione per l’Europa e membro del Friends of Ireland Caucus, ha poi aggiunto: “Il GFA fornisce un approccio olistico per la pace in NI e per la prosperità economica, culturale e politica della regione. Ora più che mai, gli Stati Uniti hanno la responsabilità di sostenere la risoluzione delle questioni commerciali multilaterali in sospeso, il processo di riconciliazione in corso per le vittime della violenza e le loro famiglie e il ritorno al governo in Nordirlanda”, ha dichiarato il deputato repubblicano della Pennsylvania. A fargli da coro,  Brendan Boyle, democratico di Filadelfia, il cui padre è originario del Donegal, membro del Friends of Ireland Caucus e co-presidente del EU Caucus: “Il GFA è una delle più grandi conquiste diplomatiche del XX secolo. Gli Stati Uniti hanno svolto un ruolo fondamentale nel processo di pace irlandese che ha portato al GFA e hanno continuato a svolgere questo ruolo nei 25 anni successivi alla sua firma. Sono certo che gli Stati Uniti continueranno ad essere una voce forte per la pace e la giustizia in Irlanda”. Poi il momento del deputato repubblicano della Pennsylvania Mike Kelly, copresidente del Friends of Ireland Caucus, che ha ammonito: “Dopo generazioni di spargimenti di sangue, il GFA è stato un risultato sbalorditivo e ha costituito il fondamento della pace in NI. Il GFA è al centro del processo di pace e riconciliazione che ha posto fine ai Troubles. Nulla dovrebbe mettere a repentaglio i progressi che il GFA ha fatto per il popolo irlandese”. Anche il democratico di Washington Derek Kilmer, co-presidente del Congressional UK Caucus, ha riflettuto: “Ero uno studente universitario che studiava nel Regno Unito quando è stato firmato il GFA. Venticinque anni dopo, in qualità di copresidente del Congressional U.K. Caucus, sono ansioso di continuare a impegnarmi con i nostri alleati a sostegno dell’abbattimento delle barriere, del mantenimento della pace e della piena attuazione dell’accordo”. Il deputato Joe Wilson, rappresentante repubblicano della Carolina del Sud, co-presidente del Congressional UK Caucus, ha dichiarato: “In occasione dell’imminente 25° anniversario del GFA, sono grato di unirmi ai miei colleghi bipartisan del Congresso nel congratularmi con tutte le parti coinvolte per i loro continui sforzi per mantenere la pace in NI”. Il deputato repubblicano del North Carolina David Rouzer, co-presidente del Congressional UK Caucus, ha concluso il giro: “Gli Stati Uniti si uniscono al Regno Unito e alla Repubblica d’Irlanda nel celebrare il 25° anniversario dell’Accordo del Venerdì Santo e ribadiscono il nostro forte e incrollabile sostegno ad esso”.

“Le comunità cattoliche e protestanti si sono riunite nel 1998 per anteporre la pace, la speranza e l’unità alla violenza e alla divisione. Questo grande anniversario aspira ad azioni continue e future che rafforzino la cooperazione e l’inclusione per una pace e una prosperità durature”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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