Seconda repubblicana rimandata in custodia cautelare dal tribunale di Belfast. “L’IRA progettava attacchi su larga scala”

Una donna che presumibilmente ha partecipato alle riunioni dell’esecutivo della Nuova IRA per complottare atti di terrorismo deve rimanere in custodia, ha stabilito il tribunale.

A Sharon Jordan è stata negata la libertà su cauzione alla Corte dei magistrati di Belfast, per l’accusa di essere stata presente a meetings registrati segretamente in cui i dissidenti repubblicani hanno anche discusso di assicurarsi il sostegno straniero per la loro campagna.

Il pubblico ministero ha affermato: “Coloro che sono coinvolti in continue violenze per fini politici sono impermeabili al cambiamento, (e) questo ricorrente fatto ne è un esempio paradigmatico”.

Jordan, 45 anni, di Cappagh Road a Dungannon, nella contea di Tyrone, è tra le 10 persone accusate nell’ambito di un’importante indagine della polizia e dell’MI5 (servizi segreti).

Chiamata in codice Operazione Arbacia, l’offensiva guidata dall’intelligence britannica contro le attività della Nuova IRA, ha comportato l’intercettazione di due incontri all’inizio di quest’anno.

Il caso è incentrato sulle registrazioni audio e video delle proprietà di Sixmilecross e Omagh, nella contea di Tyrone, a febbraio e luglio.

Durante la sessione in tribunale è stato detto che i presenti avrebbero discusso di formazione, finanziamento e acquisizione, insieme a una potenziale joint venture con un gruppo mediorientale.

Gli avvocati della difesa hanno sollevato questioni relative all’intrappolamento e al ruolo giocato da un agente dei servizi.

Jordan è accusata di dirigere il terrorismo, appartenenza a un’organizzazione proscritta e due capi di imputazione per la preparazione di atti terroristici.

Opponendosi alla cauzione, il pubblico ministero ha affermato che la repubblicana rappresenta un serio rischio per il pubblico.

“Questo è  un gruppo ai vertici dell’IRA, che stava pianificando, preparando e dirigendo atti di terrorismo su larga scala”, ha detto.

“Non hanno solo a che fare con  la situazione politica nell’Irlanda del Nord, ma hanno cercato sostegno dall’esterno dell’Irlanda del Nord”.

L’avvocato difensore Michael Forde ha affermato che la repubblicana ha problemi di salute, che sono stati aggravati dalla tragica morte di suo figlio in Australia due anni fa.

Ha anche predetto che qualsiasi processo sarà seriamente ritardato a causa dell’alto numero di imputati e dell’impatto del Covid-19.

“Questa signora, che gode della presunzione di innocenza, rimarrebbe in custodia per un periodo di tempo molto significativo”, ha sottolineato Forde.

La cauzione è stata negata, tuttavia, anche a causa del rischio di ulteriori reati e fuga.

Spiegando la situazione, il giudice distrettuale George Conner ha dichiarato: “Penso che, se necessario, potrebbe sfuggire alla giurisdizione.

“Posso anche vedere il vantaggio di qualcuno in questa organizzazione che ha contatti internazionali”.