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Sinn Féin: commemorazione per i 30 anni dall’omicidio di John Joe Davey

La vice presidente dello Sinn Féin, Michelle O’Neill, terrà il discorso finale alla commemorazione per il consigliere di Magherafel John Joe Davey.

Davey venne assassinato dai lealisti mentre tornava a casa dopo la riunione mensile del Consiglio del Distretto di Magherafelt il 14 febbraio 1989.

Il sessantunenne fu trovato riverso sul volante della sua auto vicino alla sua abitazione a Gulladuff.

L’ufficio Sinn Féin di Lavey ha organizzato una speciale commemorazione presso il cimitero che avrà luogo domenica 17 febbraio alle 14. Si attendono centinaia di partecipanti repubblicani dalle contee di Derry e Tyrone.

Annunciando i dettagli dell’evento, il consigliere comunale Sean McPeake ha detto: “Gerry Adams nell’introduzione di uno speciale libretto commemorativo aveva affermato che John fu per una generazione il cuore e l’anima della nostra comunità repubblicana di South Derry.

“John era uno degli iconici leader repubblicani che negli anni più bui sono rimasti fermi, risoluti e sempre in prima linea. Non ha mai permesso che le minacce o la violenza degli inglesi o degli unionisti gli impedissero di lavorare per raggiungere gli obiettivi repubblicani..

“Domenica 17 febbraio ci riuniremo nel vecchio cimitero di Lavey, davanti alla sua tomba, per ricordare quest’uomo coraggioso nato in tempi difficili.

“Ricorderemo John come un combattente per la libertà, un attivista politico, un membro fondatore del movimento per i diritti civili, un prigioniero politico, un negoziatore, un rappresentante eletto, un leader dello Sinn Féin, un amorevole marito, padre e nonno”.

John Joe Davey fu eletto consigliere dello Sinn Féin a Magherafelt nel 1985.

Prima della sua morte Davey fu denunciato dall’allora parlamentare del DUP, il reverendo William McCrea, alla Casa dei Comuni per il suo presunto coinvolgimento in un omicidio compiuto dall’IRA. Dopo la sua morte alcuni consiglieri unionisti si rifiutarono di alzarsi in piedi per osservare un minuto di silenzio.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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