Distretto Nord

Stiamo assistendo allo sviluppo embrionale di un nuovo partito lealista?

Se settori dell’unionismo politico sono allo sbando, il lealismo potrebbe decidere di “evolvere” da solo e sviluppare un nuovo partito più in sintonia con l’opinione protestante della base? Il commentatore politico Dr John Coulter esplora le opzioni per il lealismo mentre incombono i bonfire della notte dell’11 luglio e le parate del 12.

Le ultime settimane sono state tra le più sbalorditive dei miei 43 anni da giornalista in Irlanda.

Non ho mai assistito a un tale disordine pubblico nel DUP dalla sua formazione avvenuta mezzo secolo fa. E sotto il nuovo capo Doug Beattie, l’UUP martoriato dalle elezioni ha ora un’opportunità realistica di mettere in scena una resurrezione politica nelle prossime elezioni per l’Assemblea, non importa quando avranno luogo.

Persino Jim Allister, il leader e unico parlamentare del Traditional Unionist Voice, deve riflettere su dove il suo partito potrebbe ottenere successi nella futura resa dei conti di Stormont.

Tuttavia, qualunque siano le sorti previste del DUP, dell’UUP e del TUV, la comunità filo-unionista deve affrontare la significativa disconnessione che la classe operaia lealista sente profondamente nei confronti dell’unionismo politico.

Naturalmente tale classe operaia lealista può essere rapida nel ricordarmi che esistono già due movimenti politici per esprimere le loro opinioni: il Partito unionista progressista (PUP) e l’Ulster Political Research Group (UPRG). E non dimentichiamo le dichiarazioni del Consiglio delle comunità lealiste (LCC).

Ma il problema con tutti e tre i gruppi è il loro legame con gli squadroni della morte lealisti. Il PUP è legato all’Ulster Volunteer Force e al Red Hand Commando; l’UPRG è collegato all’Ulster Defense Association e agli Ulster Freedom Fighters, e l’LCC articola le opinioni delle bande terroristiche lealiste. La domanda rimane ancora: che dire di persone che si definiscono “lealisti”, ma che non si sentono rappresentate dalle organizzazioni terroristiche?

In termini pratici, potrebbero considerarsi così scollegati dai partiti unionisti esistenti da unirsi per gestire un nuovo partito politico lealista o candidati lealisti indipendenti alle prossime elezioni dell’Assemblea?

Allo stesso modo, l’emergere di un altro partito pro-Unione frammenterebbe ulteriormente il voto unionista, dato che l’unionismo come ideologia elettorale è diventata un’ideologia di minoranza se si prendono in considerazione le ultime tre elezioni in Irlanda del Nord?

Tale disconnessione ha anche visto meno unionisti recarsi alle urne nelle circoscrizioni pro-Unione rispetto ai collegi elettorali prevalentemente nazionalisti.

L’elenco delle “cose da fare” dei dirigenti di DUP, UUP e TUV includerà la necessità di mobilitare la comunità pro-Unione non solo per registrarsi come elettori, ma per fare effettivamente lo sforzo di presentarsi alle urne il giorno delle elezioni come avveniva nei passati giorni di gloria quando i candidati unionisti potevano contare su maggioranze di oltre 30.000 voti per la Camera dei Comuni.

La più grande sfida della comunità pro-Unione non è tanto l’aumento del numero di elettori nazionalisti nell’Irlanda del Nord, ma il numero crescente di cosiddetti unionisti che “restano a casa”.

I trasferimenti di voti saranno tutti importanti per decidere i cinque seggi in ciascuno dei 18 collegi elettorali dell’Irlanda del Nord alle prossime elezioni per Stormont, quindi il rilancio di un movimento un tempo noto come “Fronte Lealista” potrebbe incoraggiare più persone che si identificano come “lealisti” ad andare a votare?

Allo stesso modo, anche se DUP, UUP e TUV potessero concordare una coalizione unionista, come già avvenuto per le due elezioni generali di Westminster del 1974, quella coalizione riconoscerebbe il Fronte Lealista come un movimento politico legittimo per cui votare?

C’è anche la questione di come il gruppo LCC chiederà ai suoi sostenitori di votare. Se PUP e UPRG schierassero i propri candidati, questo potrebbe danneggiare le prospettive del nuovo partito Fronte Lealista?

C’è anche l’impatto aggiuntivo dei partiti unionisti che riconoscono il pericolo della disconnessione lealista e modificano le loro politiche per attirare più elettori protestanti della classe operaia, ma questo significa che i partiti unionisti devono spostarsi di più verso destra per attirare tali lealisti?

Poi di nuovo, se i partiti unionisti vanno di più a destra, in che modo questo influisce sulla loro agenda progressista liberale per fermare la cosiddetta “Alliance Bounce” dell’Alliance Party che si è messa in mezzo alla strada?

Lo scenario da incubo per la comunità pro-Unione è che i partiti possano entrare nella prossima campagna elettorale con un DUP ancora profondamente diviso, l’UUP che non sta facendo abbastanza progressi per superare il DUP e il TUV che non ha abbastanza candidati per diventare qualcosa di più di una formazione “one man band” in Assemblea.

Allo stesso modo, come reagiranno questi partiti unionisti se un futuro partito del Fronte Lealista si presenterà come un movimento coerente e unito con tutti i candidati che agiscono e parlano all’unisono e un programma che possa realisticamente proteggere l’Unione e, allo stesso tempo, rendere il Protocollo per l’Irlanda del Nord completamente privo di significato?

Allo stesso modo, gli organizzatori delle varie proteste anti-protocollo, insieme agli appartenenti agli Ordini lealisti protestanti e alle bande musicali, potrebbero esortare i loro sostenitori ad unirsi ai partiti unionisti esistenti e a fare campagna per il lealismo dall’interno nello stesso modo in cui l’Ulster Vanguard (Avanguardia Lealista) influenzò dall’interno l’unionismo prima di decidere di formare un partito politico autonomo negli anni ’70.

Nell’anno del centenario dell’Irlanda del Nord, non è solo l’unionismo politico che si trova ancora una volta “a un bivio”, per citare un ex primo ministro dell’Irlanda del Nord, ma anche il lealismo stesso come movimento.

Mentre i profeti di sventura preannunciano una lunga e calda estate, come minimo, Unionismo e Lealismo devono garantire che gli uomini e le donne violenti all’interno della comunità pro-Unione non guadagnino più il centro della scena e non possano dettare l’agenda politica.

Mentre il Twelfth chiama, gli autori di discorsi devono impegnarsi a fondo per garantire che i loro discorsi riescano a raffreddare le teste calde piuttosto che infiammare gli animi.

René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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