Distretto Nord

“Stranieri in patria”. Botta e risposta tra Paisley jnr e Johnson con il premier pronto a invocare l’articolo 16

Il primo ministro britannico Boris Johnson si è detto pronto a invocare l’articolo 16 del protocollo dell’Irlanda del Nord per garantire che non ci siano barriere lungo il Mare d’Irlanda. Come scrive l’Irish Times, il premier ha detto alla Camera dei Comuni che “farà tutto ciò che è necessario fare, a livello legislativo o addirittura invocando l’articolo 16 del protocollo per garantire che non ci siano barriere lungo il Mare d’Irlanda”. Il deputato del DUP Ian Paisley, che rappresenta il Nord Antrim, ha affermato che le persone nell’Irlanda del Nord sono state costrette a “sentirsi come stranieri nel nostro paese” dalle regole post-Brexit. Rivolgendosi a Johnson, ha detto: “Primo ministro, lei dice che il suo impegno per l’Irlanda del Nord è incrollabile. Ma oggi parlo a nome di tutti i miei elettori quando vi dico che il Protocollo ci ha traditi e ci ha fatto sentire stranieri nel nostro Paese”. Secondo BBC News, la questione del ritorno al lavoro del personale portuale dipende dalle conclusioni della polizia che sta indagando. Le minacce rivolte al personale di frontiera doganale portuale li hanno indotti a dimettersi dai compiti a causa delle preoccupazioni per la loro sicurezza e protezione. Nel frattempo, nonostante gli incidenti, le merci continuano a fluire attraverso il porto di Belfast e Larne, come riporta anche la BBC. Oltre a questi porti, solo Warrenpoint Port (nella foto) ha strutture adeguate nel nord con gli altri porti rimanenti rappresentati da Derry (Foyleport) e Coleraine.

Väinämöinen

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