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Centinaia di persone partecipano alla protesta contro la violenza di Drogheda

 

Una città devastata da una guerra per droga, sabato, ha risposto compatta contro il suo flagello e ha dichiarato: Basta.

Sono in centinaia gli uomini e le donne che hanno partecipato a un raduno anti-violenza a Drogheda, nella contea di Louth, dove gli oratori hanno chiesto la fine di una sanguinosa faida tra bande rivali.

L’ex detective della polizia irlandese, Garda,  oggi, consigliere comunale, Richie Culhane, ha detto  dai gradini della chiesa di San Pietro che: “Una piccola minoranza di persone si è presa la libertà di cercare di distruggere la nostra comunità.” Forte la commozione in piazza mentre aggiunge che: “Oggi siamo uniti nel dire ‘non ti vogliamo nella nostra città, prendi le tue armi, prendi le tue bombe, prendi le tue droghe e vattene'”.

La marcia “Drogheda sta insieme contro la violenza”, terminata poco fa,  chiede ai Gardai – gli agenti della polizia  che stanno ora esaminando 74 gravi crimini legati alla faida, tra cui sparatorie, tentati omicidi, rapimenti e dozzine di attacchi con molotov – di rimanere uniti assieme alla cittadina per contrastare la violenza.

È stato confermato all’inizio di questa settimana che nuovi agenti del college della Garda a Templemore, Tipperary, sono stati assegnati alla città da prossimo giugno.

Questo incrementerà  i reparti per continuare la lotta contro le fazioni in guerra. Le fonti dicono che fino a 70 persone sono collegate alle bande. Il sindaco Frank Godfrey ha dichiarato alla manifestazione che il popolo di Boyneside non meritava di vivere nella paura. Mentre supplicava i giovani di evitare le droghe, ha aggiunto: “Vogliamo la pace e la calma restituite a questa storica città”. La mamma di una delle vittime, Alice Duff ha detto di essere orgogliosa di vedere le richieste dei cittadini per porre la fine immediata della violenza. Ma ha sfidato il ministro della giustizia, Charlie Flanagan, a impegnare più risorse nelle forze dell’ordine locali per eliminare le violenze di Drogheda.

Ha detto: “L’arrivo dei nuovi Gardai (circa 25) è una notizia meravigliosa, ma non è abbastanza, anzi non è nemmeno vicino al numero di cui abbiamo bisogno.”

“Stai davvero ascoltando Ministro?” chiedono dalla piazza in cui anche Flanagan, in modo non ufficiale, era atteso… – Questa non è la storia di ragazzi cattivi nelle nostre strade. Questa è la storia di un potenziale bagno di sangue. “Le persone hanno paura. Nessuno di noi dovrebbe sentirsi così, mai.”

 

 

 

 

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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