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Padre Sean McManus si scaglia contro l’estrema destra irlandese

Un potente sacerdote del Fermanagh, presidente della lobby degli Irish American Caucus di Washington, ha criticato l'aumento del sentimento di estrema destra in Irlanda, affermando che gli irlandesi che si oppongono agli immigrati sono "come i neri americani che sostengono la schiavitù"

Un potente sacerdote del Fermanagh, presidente della lobby degli Irish American Caucus di Washington, ha criticato l’aumento del sentimento di estrema destra in Irlanda, affermando che gli irlandesi che si oppongono agli immigrati sono “come i neri americani che sostengono la schiavitù”

Padre Sean McManus, originario di Kinawley e fondatore e presidente del potente Irish American Caucus di Washington, si riferiva alle recenti proteste contro l’immigrazione e ad altri incidenti avvenuti nel sud del Paese, mentre un recente rapporto dell’Irish Times ha rilevato che il “patriottismo” irlandese di estrema destra condivideva informazioni con gruppi anche neonazisti. Padre McManus ha affermato che, data la lunga e profonda storia di immigrazione dell’Irlanda, nessuno in questo Paese ha il diritto di essere anti-immigrati, e coloro che propagandano tale retorica sono “ispirati da Oliver Cromwell e Margaret Thatcher, non da Tone, Pearce e Connolly”.

“Madre di Dio – che, tra l’altro, ha dato alla luce Gesù Cristo in una stalla perché non c’era posto nella locanda – come è possibile che questo accada in Irlanda”, ha chiesto. “Gli irlandesi in Irlanda, o in America o in qualsiasi altro luogo del mondo, opporsi agli immigrati sarebbe terribilmente come i neri d’America che sostengono la schiavitù, o gli ebrei d’America che sostengono l’antisemitismo storico e mondiale. In altre parole, un totale tradimento della loro esperienza e della loro storia, anzi, la negazione della loro stessa anima”.

Padre McManus ha detto che il “patriottismo” irlandese di estrema destra sta rinunciando “in modo flagrante e vergognoso” non solo all’insegnamento evangelico della giustizia sociale della Chiesa cattolica sui diritti degli immigrati, “ma anche alla decenza umana di base, all’umanità e alla solidarietà delle persone di nessuna fede ma di buona volontà”.

Osservando che l’insegnamento di “amare il prossimo” significa praticare la giustizia sociale per tutti i figli di Dio, ha detto: “La fede è la fede che fa giustizia.

“Se non fa giustizia, non è fede. Non è ebraica, non è cristiana, non è musulmana, non è nessuna fede. E se persone senza fede, ma di ‘buona volontà’, non fanno giustizia, allora non sono di buona volontà”.

Let

Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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