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Clara Ponsatí sull’azione popolare di Glasgow: “Se lo fai in Spagna, sono 9 anni di prigione”

Una mobilitazione di quartiere a Glasgow, che è riuscita a impedire la detenzione di due uomini giovedì da parte di una squadra dell’immigrazione britannica, è diventata un trending topic sui social media ed è stata salutata come una vittoria del potere popolare. Tuttavia, nei video dell’azione, l’avvocato Aamer Anwar può essere visto nel furgone che parla con i due uomini che gli agenti dell’immigrazione hanno cercato di trattenere. Ciò ha spinto la deputata catalana Clara Ponsatí a fargli notare che, in Spagna, questa azione avrebbe potuto essere punita con una pena tra i nove e i 12 anni di prigione.

Ponsatí ha postato il suo commento, su Twitter, direttamente ad Anwar, che è anche il suo avvocato, ricordandogli che l’azione che ha fatto – assistito da centinaia di altre persone nella via Pollokshields – è considerata come “sedizione” in Spagna, e potrebbe portare a una lunga pena detentiva:

 

I Jordis, condannati a nove anni di prigione
Le dichiarazioni di Clara Ponsatí si riferivano alle condanne degli attivisti pro-indipendenza, Jordi Sànchez e Jordi Cuixart, condannati a nove anni di carcere per gli eventi intorno al referendum indipendentista del 1° ottobre 2017 in Catalogna.

Il 20 settembre 2017, i due leader ora incarcerati sono stati protagonisti di immagini molto simili a quelle dell’avvocato scozzese: hanno mediato tra la polizia e i manifestanti, e stando sopra i veicoli della Guardia Civil spagnola, hanno annullato una manifestazione.

 

 

Sono stati condannati a nove anni per queste azioni, giudicate come sedizione dalla Corte suprema. Il vicepresidente catalano Oriol Junqueras ha ricevuto una condanna a 13 anni, mentre altri sei leader pro-indipendenza hanno ricevuto tra i 10 e i 12 anni di carcere, tutti con la sedizione come reato principale, per il loro ruolo nel referendum e negli eventi che lo circondano.

10 anni di vita in Scozia
Per ore, giovedì, centinaia di persone hanno circondato l’operazione di polizia dispiegata nel quartiere Pollokshields di Glasgow, bloccando la strada per impedire la partenza dei furgoni in cui erano tenuti i due uomini detenuti.

“Questi sono i nostri vicini, lasciateli andare” o “I poliziotti fuori dal nostro quartiere” erano tra i canti che i residenti locali riuniti hanno urlato alla polizia, che alla fine ha fatto uscire i due uomini dal furgone “con l’obiettivo di garantire la sicurezza”, hanno detto in un comunicato.

I due uomini, Sumit Sehdev e Lakhvir Singh, sono originari dell’India e vivono in Scozia da 10 anni. Parlando a ITV, Lakhvir Singh ha ringraziato la mobilitazione della comunità per aver impedito la sua detenzione. “Sono molto felice che il destino mi abbia portato a Glasgow”, ha detto.

 

Daniel Losada Seoane

Llibertat presos polítics

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