Due arresti e un agente ferito alla marcia per la Bloody Sunday a Glasgow
Ieri, la West of Scotland Band Alliance (una sigla che raggruppa più bande musicali repubblicane) aveva organizzato una marcia per la città per ricordare le vittime civili della Bloody Sunday, quando 14 persone disarmate furono uccise dai paracadutisti dell’esercito britannico a Derry nel 1972.
Il corteo era già stato minacciato da gruppi di estrema destra britannici come la National Defence League che aveva organizzato una controprotesta alla kermesse repubblicana a cui hanno partecipato 600 persone secondo i media locali e per i possibili disordini, sono stati schierati diverse centinaia di agenti, sia a cavallo che a piedi in tenuta antisommossa.
Lo scorso agosto, un’altra marcia repubblicana era stata teatro di scontri con i lealisti britannici che avevano aggredito i partecipanti mentre dovevano ancora partire a Govan, nel sudest di Glasgow.
I disordini maggiori di ieri sono avvenuti quando la marcia si è fermata a Renfield Street, Union Street e Clyde Street.
I lealisti che hanno risposto alla chiamata dalla National Defence Leauge hanno insultato i partecipanti cantando “Rule Britannia”, minacciando di ritorsioni, facendo saluti romani e dispiegando bandiere del Regno Unito e dei reggimenti di paracadutisti coinvolti nei fatti di Derry.
Il Capo Sovrintendente della Polizia scozzese, Mark Hargreaves ha dichiarato: “gli agenti hanno avuto a che fare con incidenti minori tra cui lanci di oggetti scagliati verso la marcia che sono risultati nel ferimento lieve di un poliziotto. La marcia è stata fermata tre volte come risultato delle proteste per prevenire qualsiasi altro serio incidente, assicurare la sicurezza di tutte le persone coinvolte e della comunità”.
Due persone sono state arrestate.