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Frankissstein: il classico ‘fantascientifico’ immaginato al tempo della Brexit. Il nuovo libro di Jeanette Winterson

Francamente, è sorprendente che il personaggio di Mary Shelley non sia stato più ripreso nella narrativa. Non solo la scrittrice adolescente ha effettivamente dato vita al genere della fantascienza moderna, ma ha anche perso la verginità col suo futuro marito Percy sulla tomba di sua madre (la stessa tomba dove ha imparato a scrivere il suo nome, tracciando le lettere sulla lapide).

 

In ogni caso, Jeanette Winterson fu abbastanza intelligente o coraggiosa da far rivivere Mary Shelley e la sua opera più famosa nell’epoca moderna. Il desiderio dell’uomo di creare e controllare le proprie creazioni è una presunzione evergreen nella finzione, ma se si aggiunge l’elemento dell’intelligenza artificiale (AI) e le cose diventano ancora più interessanti. E complicate.

 

 

Frankissstein si muove tra il passato e il presente: la gloriosa, complessa e contemplativa Mary Shelley concepisce il suo famoso romanzo e piange la perdita di tre figli. Ci vorrebbe uno scrittore audace e esperto per avventurarsi nell’interiorità di Shelley e darle una voce che non si riveli troppo complesso. Tuttavia, con l’aiuto di ricerche approfondite, Winterson gestisce l’impresa particolarmente bene.

 

Mary è stata motivata a creare il racconto da un gruppo di amici e colleghi scrittori romantici in una villa del Lago di Ginevra. Tra i suoi compagni di casa sono noti il ​​misogino Lord Byron e il suo medico Polidori; La sorella di Mary Shelley, Claire Clairmont, e suo marito Percy. Sono costretti dalla pioggia a stare chiusi in casa, “le gocce d’acqua sono i loro carceriere”

 

Il romanzo di Winterson, ambientato in Gran Bretagna all’epoca della Brexit e narrato da un medico transgender di nome Ry Shelley, deve più di una cosa o due alla creazione di Shelley. Victor Stein è uno scienziato coinvolto in tutti i tipi di esperimenti di criogenesi, ed è ossessionato dall’idea che il cervello umano possa vivere per sempre. Ry e Victor stipulano in un accordo professionale reciprocamente vantaggioso grazie al quale si forniscono parti del corpo l’uno all’altro, nonostante lo scetticismo sull’etica degli esperimenti. In ogni caso, i due si innamorano presto.

 

Ron Lord è un grande imprenditore che vive con sua madre in Galles. Crea tutti i tipi di robot del sesso, due dei quali sono chiamati Cain e Abel, ed è intenzionato a fare del Galles un centro di eccellenza nel campo della robotica (e risolvere il problema dello stupro e degli abusi sessuali). I suoi sex robots femminili sono particolarmente compiacenti; un cambiamento della società in cui le donne dicono di no troppo spesso.

 

Ul sex robot fanciullesco di nome Claire, un cristiano evangelico e un giornalista di nome Polly D completano i personaggi in questo terrificante nuovo ordine mondiale.

 

Negli Stati Uniti, nel frattempo, una struttura per la criogenia, la Alcor Life Extension Foundation, è piena zeppa di persone che aspettano di essere riportate in vita.

 

Winterson è una scrittrice abbastanza esperta per garantire che entrambe le storie, pur interagendo l’una con l’altra, mantengano le loro voci singolari. Il gruppo riunito sul Lago di Ginevra parla dell’invasione delle macchine nelle loro vite, e questo serve da precedente per qualunque malefatta si stia verificando nel presente. Il linguaggio della Winterson e il suo modo raffinato di creare tensione e atmosfera non mettono in dubbio la sua capacità di scrittura.

 

Ma data la ricchezza del materiale originale su Mary, Percy, Byron e altri, il lettore potrebbe pensare che alla Winterson manchi un qualcosa in più; l’interazione tra loro avrebbe potuto essere più delicata. L’umorismo è ricucito attraverso la narrazione, di solito grazie a Ron Lord, ed è una mossa per rifiatare dopo l’ondata di informazioni scientifiche.

 

Grandi domande vengono poste a Frankissstein; su corpi, genere, coscienza. Eppure, anche per una scrittrice dalle considerevoli capacità della Winterson, alcune di queste domande sono troppo grandi e troppo numerose per essere affrontate in modo definitivo. In sostanza, è un lavoro coraggioso, ambizioso e spesso divertente, ma Frankissstein non è così audacemente brillante come voleva essere.

 

Let

Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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