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Fronda nei Tory spinge per l’abolizione del protocollo nordirlandese

I backbencher euroscettici hanno sconfessato una parte fondamentale dell'accordo sulla Brexit di Boris Johnson - che hanno sostenuto - volto a prevenire un confine fisico sull'isola

Il gruppo di ricerca europeo (ERG) di parlamentari conservatori euroscettici ha chiesto a Boris Johnson di abolire il protocollo dell’Irlanda del Nord e sostituirlo con un sistema di “applicazione reciproca” per evitare attriti di confine. Ogni membro del gruppo, che conta una cinquantina di persone, ha votato a favore dell’accordo di recesso dell’onorevole Johnson, protocollo compreso. Ma in un rapporto pubblicato giovedì il gruppo sostiene che la breve minaccia dell’Unione europea di far scattare l’articolo 16 del protocollo il mese scorso ha creato una “opportunità politica unica” per rinegoziarlo. Il regime di applicazione reciproca richiederebbe alle autorità su ciascun lato del confine di garantire che i loro esportatori rispettino le regole concordate per proteggere il mercato unico dell’UE senza imporre controlli nei porti dell’Irlanda del Nord. Il rapporto afferma che il governo del Regno Unito dovrebbe dire all’UE che approverà una nuova legge per riparare “deviazioni commerciali e pressioni sociali” causate dal protocollo. “Senza dubbio ci verrà detto che l’UE non rinegozierà mai il protocollo – proprio come ci è stato ripetutamente assicurato che non avrebbe mai riaperto l’accordo di recesso, o addirittura abbandonato il temuto ‘backstop’, che il protocollo alla fine ha sostituito quando successivamente hanno fatto entrambe le cose”, ha detto il presidente di ERG Mark Francois. Downing Street ha accolto favorevolmente la proposta, affermando che la commissione mista UE-Regno Unito stava affrontando le difficoltà presentate dall’attuazione del protocollo. In una dichiarazione congiunta dopo una riunione della commissione questa settimana, i co-presidenti Michael Gove e Maros Sevcovic hanno concordato di garantire la corretta attuazione del protocollo. “Le parti hanno riconosciuto l’importanza di un’azione comune per far funzionare il protocollo a beneficio di tutti nell’Irlanda del Nord”, si leggeva. “In questo spirito, l’UE e il Regno Unito hanno ribadito il loro pieno impegno per l’accordo del Venerdì Santo (di Belfast) in tutte le sue dimensioni e per la corretta attuazione del protocollo“. Basandosi sul recente coinvolgimento dei copresidenti del comitato, ci sarebbe un ulteriore impegno congiunto con gruppi di imprese e altri soggetti interessati nell’Irlanda del Nord. Il Regno Unito e l’UE hanno sottolineato il loro impegno comune a dare effetto a quelle soluzioni concordate attraverso il comitato misto il 17 dicembre 2020, senza indugio. Il Regno Unito ha annunciato che fornirà un nuovo piano operativo per quanto riguarda i supermercati e i loro fornitori, oltre a ulteriori investimenti in soluzioni digitali per i commercianti in conformità con il protocollo. Le due parti non sono riuscite a concordare l’immediata proroga dei periodi di grazia che hanno ritardato alcuni controlli sulle merci in transito dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord. Ma entrambe le parti in privato si aspettano che una certa proroga sarà concordata prima che questi periodi speciali scadano il 31 marzo.

Edith Debord

“When The Going Gets Weird, the Weird Turn Pro”

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