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L’UE avvia un’azione legale contro il Regno Unito per il mancato rispetto del protocollo sull’Irlanda del Nord

La Commissione dell’Unione europea ha avviato una procedura d’infrazione contro il Regno Unito, in quanto quest’ultimo non ha rispettato parti significative del Protocollo sull’Irlanda del Nord.

In un comunicato stampa diramato oggi, 15 giugno, la Commissione ha dichiarato che nonostante i ripetuti inviti al governo britannico ad attuare il Protocollo, questo non è riuscito a farlo.

“Si tratta di una chiara violazione del diritto internazionale”, ha dichiarato la Commissione.

È stato spiegato che l’obiettivo di questa procedura d’infrazione è quello di ripristinare la conformità con il Protocollo in diverse aree in cui il Regno Unito non lo ha attuato correttamente, in definitiva con l’obiettivo di proteggere la sicurezza e la salute dei cittadini dell’UE, riporta SchengenVisaInfo.com.

Allo stesso tempo, la Commissione ha fornito ulteriori dettagli sulle possibili soluzioni proposte nell’ottobre 2021 per facilitare la circolazione delle merci tra Gran Bretagna e Irlanda del Nord.

Commentando la decisione di avviare una procedura di infrazione contro il Regno Unito, il vicepresidente della Commissione, Maroš Šefčovič, ha affermato che l’UE e il Regno Unito devono collaborare per affrontare i problemi che il Protocollo crea in Irlanda del Nord a causa della Brexit.

“Sono ancora convinto che con un’autentica volontà politica di far funzionare il Protocollo, possiamo raggiungere i nostri obiettivi. Invito le mie controparti britanniche a impegnarsi in buona fede e a esplorare il pieno potenziale delle soluzioni che abbiamo proposto. Solo soluzioni comuni creeranno la certezza giuridica che i cittadini e le imprese dell’Irlanda del Nord meritano”, ha aggiunto Šefčovič.

La Commissione europea ha avviato per la prima volta una procedura d’infrazione contro il Regno Unito nel marzo 2021, a causa della mancata corretta attuazione del protocollo relativo all’obbligo di certificazione per la circolazione dei prodotti agroalimentari.

La procedura d’infrazione è stata sospesa solo pochi mesi dopo per creare uno spazio per cercare soluzioni congiunte con il Regno Unito. Tuttavia, poiché da febbraio il Regno Unito ha manifestato la propria indisponibilità a partecipare alle discussioni, l’UE ha deciso di prendere provvedimenti.

La Commissione ha sottolineato che se il governo britannico non risponderà entro due mesi, prenderà in considerazione la possibilità di adire la Corte di giustizia dell’Unione europea. La Corte di giustizia ha tutti i poteri previsti dai Trattati, il che significa che può imporre una somma forfettaria o una penalità.

Oltre a quelle già citate, la Commissione ha deciso di avviare due nuove procedure d’infrazione contro il Regno Unito per non aver adempiuto agli obblighi previsti dalle norme sanitarie e fitosanitarie dell’UE e per non aver fornito all’UE alcuni dati statistici commerciali relativi all’Irlanda del Nord.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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