Distretto Nord

Il ministro Edwin Poots risponde al rapporto di audit dell’UE: “Protocollo inutile e impraticabile”

La settimana scorsa è stato presentato all’esecutivo di Stormont un rapporto di audit dell’UE che valuta il sistema di controlli in atto per gli animali che entrano in Irlanda del Nord. Il rapporto dettaglia i risultati dell’audit, che ha avuto luogo nel giugno 2021 da parte di funzionari della Commissione europea e delinea una serie di preoccupazioni che sono state sostanzialmente dirette verso le risorse e le infrastrutture, così come la mancanza di un sistema funzionale di controllo doganale. Il rapporto ha anche fatto otto raccomandazioni per affrontare quelle che considera le carenze più significative. Rispondendo al rapporto, il ministro dell’agricoltura dell’Irlanda del Nord Edwin Poots ha detto:

“Ho ripetutamente detto che il protocollo dell’Irlanda del Nord è impraticabile per le imprese e inutile. Continuerò a fare rimostranze al governo britannico e alla Commissione UE, sottolineando l’impatto negativo delle nuove regole aggiuntive e le barriere che pongono sul movimento di merci, prodotti e animali vivi dalla Gran Bretagna all’Irlanda del Nord, a cui mi oppongo fermamente.”

Nel frattempo, il portavoce SDLP per la Brexit, Matthew O’Toole, ha definito il tentativo di Edwin Poots di bloccare i controlli del protocollo NI come una “trovata disperata e sconsiderata”. O’Toole ha detto che lo scopo della mossa dell’unionista era quello di riconquistare i voti dei Brexiteer della linea dura in vista delle prossime elezioni dell’Assemblea di Stormont. Ha esortato il Democratic Unionist Party (DUP), il partito a cui appartiene Edwin Pots, a smettere di “giocare alla politica” sul protocollo e a sostenere soluzioni praticabili che beneficerebbero il nord.

O’Toole ha continuato:

“Gli sforzi del ministro Poots di minare il diritto internazionale ostacolando il protocollo è un tentativo pateticamente trasparente di puntellare il sostegno del suo partito. Edwin Poots si aspetta di infrangere sia la legge britannica che quella internazionale e di farla franca? Si aspetta che i dipendenti pubblici che lavorano nel DAERA [Dipartimento dell’Agricoltura, dell’Ambiente e degli Affari Rurali] saranno suoi complici in questo? Crede davvero che sia in suo potere ignorare un accordo internazionale vincolante? I sondaggi della popolazione e delle imprese dell’Irlanda del Nord mostrano che vogliono che il protocollo sia fatto funzionare, approfittando delle chiare opportunità economiche del doppio accesso al mercato e concordando soluzioni laddove sorgono problemi”, e ha concluso:

“Il DUP, che ha sempre sostenuto l’hard Brexit, sta facendo quello che i bulli fanno sempre quando vengono scoperti: si arrabbia e cerca di creare il caos”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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