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In ricordo di Rosemary Nelson

di Mandy Duffy, Saoradh

L’avvocato per i diritti umani, Rosemary Nelson, fu assassinata in questo giorno 20 anni fa (nel testo era indicato “19 anni” perché scritto nel 2018, ndt) da una trappola esplosiva posizionata sotto alla sua auto. L’attacco è stato successivamente rivendicato dalla squadra della morte della LVF, ma il livello di sofisticazione punta il dito contro l’intelligence militare britannica. Mandy Duffy ricorda Rosemary nel suo anniversario.

Ho incontrato per la prima volta Rosemary Nelson tramite un amico comune. La conoscevo perché era una nota avvocatessa a Lurgan, ma la conobbi di persona attraverso il nostro comune amico e scoprii subito che questa donna intelligente amava trascorrere le serate in giro con i suoi amici e noi passammo molte serate meravigliose, lasciandomi dei fantastici ricordi dei quali ho fatto tesoro e non condividerò qui!

Più tardi sono entrata a far parte, insieme a Rosemary, di un comitato per fondare l’Irish Medium Education a Lurgan e ho visto in prima persona la passione e l’impegno che aveva per la lingua irlandese e quando guardo la fiorente Naíscoil/Bunscoil che abbiamo ora a Lurgan sorrido e penso a Rosemary e come sarebbe stata orgogliosa.

Non penso di aver bisogno di ritrasmettere l’etica del lavoro stupefacente per la quale Rosemary era conosciuta in tutto il mondo, ho assistito in prima persona al lavoro che faceva non solo per i repubblicani, ma per l’intera comunità di Lurgan. C’è una leggenda secondo la quale Rosemary aveva solo repubblicani come clienti, ma semplicemente non è vero; Rosemary aveva clienti da ogni parte della comunità e se Rosemary era il tuo avvocato dava sempre 100%.

Quando incontrai il mio attuale marito, vidi molto di più di Rosemary in ottica professionale e lei fu straordinaria e non ebbe mai paura di osare e presentare reclami contro la RUC. Li lasciò senza niente, compreso un caso di falso arresto, quando fermarono il fratello sbagliato e lo trattennero mezz’ora su una Land Rover prima che se ne rendessero conto. Le stavamo raccontando dell’errore, ridendo per quanto accaduto, e lei disse subito: “Davvero?Li citerò per falso arresto”.

Durante lo stallo di Drumcree, ho passato notti dopo notti insieme a lei nel centro della comunità in Garvaghy Road e la osservavo nel suo elemento continuando a seguire tutto nonostante fosse esausta ma dormiva raramente, facendo affidamento sulla sua infinita scorta di caffè per andare avanti. La osservavo mentre gli agenti della RUC le sputavano contro o la assalivano a Portadown e una cosa era chiara a tutti: la odiavano profondamente.

Conosco così tante persone a cui venne detto durante gli stop and search (fermo e perquisizione, ndt) da parte dei soldati inglesi inglesi e della RUC che Rosemary sarebbe morta presto e Rosemary stessa mi parlò delle minacce di morte che riceveva e dell’intimidazione che stava subendo. Lei è stata fermata e perquisita così tante volte che ricordo che a un certo punto veniva fermata e perquisita quasi ogni volta che usciva dal parcheggio accanto al suo ufficio e lei ha presentato denunce dopo denunce ma quello non ha mai impedito loro di prenderla di mira nelle loro gravi e persistenti molestie o alla fine facendo ciò che ripetutamente dicevano di voler fare.

La mia ultima conversazione con Rosemary avvenne una settimana o due prima che venisse uccisa e non la dimenticherò mai: seduta nel suo ufficio in una nuvola di fumo mentre beveva caffè e chiacchierando della Commissione Patten (oltre ad altre cose) mentre me ne andavo mi chiese come erano ultimamente i livelli di molestie da parte della RUC e le dissi onestamente che, come molti altri repubblicani in quel periodo, notavo un forte declino e sentivo che gli era stato ordinato di non smuovere troppo le acque. Lei disse: “Bene, non hanno l’ordine di fermare le mie (molestie)” e mi disse che la sua tortura continuava. Le dissi di stare attenta e lei si mise a ridere.

La notte prima che Rosemary venisse assassinata, posso ricordare vividamente l’elicottero che volteggiò tutta notte sopra Kilwilkie. Ricordo di aver detto che a Kilwilkie doveva succedere qualcosa perché quell’elicottero non si era spostato da un punto per tutta la notte. Il giorno dopo stavo camminando in città quando un camion dei pompieri mi sorpassò velocemente, seguito da un’ambulanza. Dopo 5 minuti una macchina si fermò e un mio amico grido: “Mandy, l’hanno fatta fuori. Hanno fatto fuori Rosemary”.

Nella mia testa non ho dubbi che Rosemary sia stata assassinata dallo Stato. La conclusione dell’indagine sul suo omicidio diceva:
“L’inchiesta non ha trovato prove che le agenzie statali (la RUC, l’esercito britannico e l’MI5) avessero direttamente facilitato” il suo omicidio, ma “non poteva escludere la possibilità” che singoli membri avessero aiutato i perpetratori. Trovò che le agenzie statali non erano riuscite a proteggerla e che alcune informazioni segrete della RUC su di lei “erano state fatte trapelare”. Queste cose, si rilevò, aumentavano il pericolo per la sua vita. Il rapporto affermava anche che ufficiali della RUC l’avevano molestata pubblicamente e l’avevano aggredita nel 1997, facendo commenti minacciosi su di lei ai suoi clienti, che divennero noti al pubblico. Concluse il rapporto che ciò contribuì a “legittimarla come bersaglio agli occhi dei terroristi lealisti”.

Certamente non credo che Rosemary sia stata assassinata dai lealisti. Ai miei occhi non avevano la capacità di effettuare un attacco così sofisticato. È stata assassinata dallo Stato britannico e purtroppo abbiamo perso non solo un brillante avvocato, ma anche un’amico bella e generosa.

Mandy Duffy è vicepresidente di Saoradh e attivista IRPWA e della comunità di Lurgan, North Armagh.
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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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