Distretto NordUnited Ireland

Irlanda Unita? Costerebbe 30 miliardi di euro ogni anno e “farebbe collassare l’economia del nord”

La riunificazione dell’Irlanda causerebbe il completo collasso del Nord e costerebbe circa 30 miliardi di euro l’anno per il suo mantenimento.

Lo rivela il rapporto degli accademici del Trinity College di Dublino, secondo cui l’unificazione provocherebbe un drastico calo del tenore di vita in tutta l’isola.

“The Northern Ireland Economy: Problems and Prospects”, degli economisti John Fitzgerald e Edgar LW Morgenroth, osserva che il Nord fa affidamento su un sussidio annuale del Regno Unito di circa 10 miliardi di euro per sostenere l’economia, sebbene questo potrebbe essere ridotto in seguito alla Brexit.

Gli autori sostengono che la cessazione di questo trasferimento di denaro in caso di riunificazione dell’Irlanda sarebbe causa del collasso dell’economia, con effetti “disastrosi per disoccupazione ed emigrazione”.

La loro ricerca afferma anche che la Brexit potrebbe seriamente destabilizzare l’economia dell’Irlanda del Nord nel prossimo decennio.

Il rapporto afferma che se la Repubblica si assumesse tale costo, causerebbe una riduzione del 5-10% del tenore di vita dei residenti, con punte del 20% nel Nord rispetto al resto del paese.

Gli autori sostengono che l’opzione migliore sarebbe che le Sei Contee intraprendessero importanti riforme economiche nei prossimi 10 anni per sbloccare il loro potenziale economico, lasciando l’opzione di unificazione alle generazioni future.

Il rapporto sembra contraddire le recenti analisi condotte dall’economista di Dublino David McWilliams, il quale ha insistito sul fatto che il Nord “costerebbe meno del quattro per cento del PIL della Repubblica irlandese ogni anno” e “in termini di puro bilancio, non vi è dubbio che l’economia della Repubblica potrebbe assorbire il nord e questo prima che inizi il dinamismo commerciale dell’unificazione”.

Tale opinione è stata successivamente smentita dal dottor Graham Gudgin dell’Università di Cambridge, che ha affermato che “l’elevata spesa pubblica del nord riflette la debolezza dell’economia del settore privato”.

Nel frattempo, l’economista tedesco Kurt Hubner ha presentato un modello che suggerisce come l’adozione del sistema fiscale irlandese, una maggiore apertura agli investimenti esteri diretti e una riduzione delle barriere commerciali all’interno di un’Irlanda unita vedrebbe le Sei Contee godere di un periodo di “recupero economico”.

Domenica scorsa il professor Fitzgerald ha dichiarato all’Irish Sun: “Al fine di aumentare le tasse per finanziare (la sovvenzione del Regno Unito) dovresti fare di più, soprattutto se in parte si trattava di tagli alle spese.

“Penso che i tagli durante la crisi economica siano stati tra i 30 e i 40 miliardi di euro. Quindi stiamo parlando di un finanziamento pari a metà o a due terzi dei tagli che abbiamo subito durante la crisi, necessario per finanziare il nord”.

Il professor Fitzgerald ha avvertito che l’economia del Nord ha bisogno del ripristino del governo a Stormont per affrontare “il peggior sistema educativo di qualsiasi regione del Regno Unito”, che secondo lui richiederebbe fino a 30 anni per essere sistemato.

“Adesso hai una popolazione scarsamente istruita, il che significa che è improbabile che la loro economia cresca rapidamente in futuro.

“Nel Nord ci vorranno dai 20 ai 30 anni prima che l’economia raggiunga il livello del Sud, perché è necessario migliorare il loro sistema educativo.”

Tags

René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

Related Articles

Close