Distretto Nord

L’appello dei paramilitari lealisti di votare unionista alle europee per “fermare la minaccia pannazionalista”

I paramilitari lealisti hanno esortato gli elettori a votare per i candidati unionisti alle elezioni europee di giovedì – e a non disperderli a partiti come Alliance, sostenendo che sarebbe “considerato come un voto contro l’Unione”.

 

Questa indicazione è emersa dal Consiglio delle Comunità lealiste, un gruppo politico per i paramilitari lealisti formatosi due anni e mezzo fa con l’obiettivo dichiarato di allontanare tali gruppi dalla criminalità.

 

Il presidente del LCC, ex presidente dell’Ulster Unionist David Campbell, che non ha una storia da paramilitare, ha rilasciato una dichiarazione che riferita all’Alliance e ad altri partiti non unionisti, ma non li ha nominati.

 

Il LCC ha esortato “tutti gli elettori lealisti e unionisti a superare la loro apatia e votare tutti i candidati unionisti nelle elezioni europee di giovedì”.

 

 

Campbell ha dichiarato: “L’apatia e la crisi che abbiamo vissuto nelle recenti elezioni governative locali hanno chiaramente aiutato i nemici dell’unionismo. Questo dovrebbe servire come campanello d’allarme per tutti gli elettori unionisti. Indipendentemente dal punto di vista sulla Brexit, il fronte nazionalista e repubblicano conterà ogni voto non unionista come voto per un’Irlanda unita. Questo non deve succedere. Ogni lealista è invitato a votare per un candidato in lista a loro scelta, per poi trasferire le loro altre preferenze ad altri candidati unionisti. Ciò garantirà che l’Irlanda del Nord continui a inviare due deputati unionisti in Europa fino a quando il Regno Unito manterrà la sua permanenza nell’UE. Un voto o anche un voto di preferenza per qualsiasi non-unionista sarà considerato come un voto contro l’Unione”.

 

Due anni fa, dopo che il LCC aveva approvato diversi candidati DUP e UUP, il capo del DUP Sir Jeffrey Donaldson disse che il suo partito non accettava un sostegno da parte delle organizzazioni paramilitari.

 

In quelle elezioni e nelle più recenti, lo Sinn Fein ha usato l’attentatore di Shankill, Sean Kelly, per promuoverlo, difendendolo in quanto “promuove la politica e il processo di pace”.

 

Tratto dal NewsLetter

 

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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