Distretto Nord

L’avvertimento del Loyalist Communities Council sulla formazione di un nuovo esecutivo. Rees-Mogg: “Solo l’acqua, non un confine, dovrebbe stare tra l’Irlanda del Nord e la Gran Bretagna”

Il Loyalist Communities Council (LCC), una vetrina politica che ha rappresentanti delle formazioni paramilitari lealiste Ulster Volunteer Force (UVF), Ulster Defence Association (UDA) e Red Hand Commando (RHC), con un comunicato, ha detto che “è passato più di un anno dall’imposizione” del protocollo NI al popolo nordirlandese e che le garanzie fondamentali dell’accordo di Belfast sono state “sommariamente violate”.

“LCC ha svolto un ruolo importante nell’assicurare che l’opposizione al protocollo rimanesse pacifica e democratica, e abbiamo dato tempo e spazio ai nuovi leader dell’unionismo per rappresentare le nostre opinioni e ai negoziatori del nostro governo per impegnarsi con l’UE nei colloqui di rinegoziazione”, si legge nella dichiarazione.

“E’ nostra opinione che ora ci stiano prendendo in giro e che non si possa concedere altro tempo. Le azioni del DUP rafforzeranno la gravità della situazione e dovrebbe essere chiarito che non ci può essere alcuna riformazione di un esecutivo in Irlanda del Nord fino a quando le violazioni dell’accordo di Belfast non saranno riparate e il commercio normale all’interno del Regno Unito sarà ripristinato. Il punto di vista lealista sul protocollo è ancora ignorato dall’UE per volere di Dublino”, ha concluso. Intanto, nel corso del question time, il leader conservatore alla House of Commons di Westminster, Jacob Rees-Mogg, ha detto: “In un Regno Unito unico e indiviso, il governo di Sua Maestà ha il dovere e la responsabilità della condizione dell’intera nazione. Finché non sarà costruito un ponte, solo l’acqua, non un confine, dovrebbe stare tra il popolo dell’Irlanda del Nord e la Gran Bretagna”.

 

 

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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