Distretto Nord

L’Osservatorio astronomico di Armagh è candidato per lo status di Patrimonio dell’Umanità

Armagh Observatory & Planetarium ha confermato di far parte di una candidatura congiunta per ottenere lo status di Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO

La candidatura – in collaborazione con gli osservatori astronomici irlandesi di Birr, a Co Offay, e di Dunsink, a Dublino – mira a ottenere l’inserimento nella lista provvisoria del Regno Unito per questo status riconosciuto a livello mondiale. Il professor Michael Burton, direttore dell’Armagh Observatory & Planetarium, ha lavorato con i colleghi di Armagh, Birr e Dunsink per sviluppare la domanda e proporla. Ha dichiarato: “Il Patrimonio mondiale richiede un valore universale eccezionale. Un significato così eccezionale da trascendere i confini nazionali. Riteniamo che il nostro patrimonio astronomico collettivo sia fuori dal mondo e che soddisfi pienamente i solidi criteri necessari per ottenere questo status. La nostra partnership celeste con Birr e Dunsink dura da quattro secoli. Mettendo in evidenza queste origini e gli sviluppi dell’astronomia che abbiamo fatto, sia separatamente che collettivamente, crediamo di essere in una posizione forte per ottenere questa candidatura. Crediamo che il raggiungimento dello status di Patrimonio dell’Umanità sosterrà e ispirerà un ulteriore lavoro di collaborazione con la nostra comunità, le parti interessate e i partner di ricerca per sbloccare le opportunità ed evidenziare il valore eccezionale del nostro patrimonio. Ritengo che la nostra candidatura a Patrimonio dell’Umanità sia forte e pienamente supportata dalla straordinaria storia dell’Osservatorio di Armagh. Essa racchiude il nostro desiderio di continuare a esplorare, porre domande, approfondire e continuare a svolgere un ruolo di primo piano nell’influenzare la percezione del cosmo da parte dell’umanità”.

I tre osservatori di Armagh, Birr e Dunsink sono stati in prima linea nell’astronomia mondiale durante il XIX secolo, dando contributi fondamentali alla progettazione del telescopio e alla comprensione del nostro posto nel cosmo. Questi telescopi non solo sono stati utilizzati nel corso dei decenni per importanti ricerche, ma sono anche rimasti nella loro forma fisica originale, il che li rende un elemento emozionante e incredibilmente importante di questo patrimonio collettivo. Tra i telescopi che si possono ammirare ad Armagh c’è il Troughton Equatorial. Installato nel 1795, è il più antico telescopio al mondo ancora nella sua cupola originale.
In realtà, l’Osservatorio di Armagh ospita sei generazioni di telescopi, da quello di Re Giorgio III del 1769, utilizzato per misurare il Transito di Venere, al telescopio robotico di Armagh del 2010, utilizzato per formare i dottorandi. Secondo i tre osservatori, il Patrimonio dell’Umanità appartiene, e deve rimanere accessibile, a tutti, indipendentemente dalla cultura o dalla posizione geografica.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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