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Massacro di Ballymurphy: dieci morti erano “completamente innocenti”

Il medico legale, signora Keegan, ha stabilito che nove delle dieci vittime dell'agosto 1971 uccisi dai soldati britannici del Reggimento Paracadutisti erano innocenti e non rappresentavano una minaccia

“Completamente innocenti”. Queste parole, pronunciate dalla Coroner (medico legale, ndt) Keegan hanno fatto scoppiare un applauso spontaneo nell’aula del tribunale.

Dieci persone furono uccise 50 anni fa nel quartiere di Ballymurphy, West Belfast, negli scontri a fuoco che coinvolsero i soldati britannici.
La mattina del 9 agosto 1971 i paracadutisti dell’esercito inglese lanciarono l’Operazione Demetrius, ribattezzata dalla popolazione repubblicana come “Internamento senza processo”, durante la quale l’ordine era di arrestare chiunque fosse sospettato di essere un membro dei Provisional IRA.
Il battaglione paracutisti salirà nuovamente – e tristemente – alle cronache 5 mesi dopo, quando a Derry soffocò nel sangue una manifestazione per i diritti civili provocando la morte di 14 persone durante il Bloody Sunday.

L’esercito è stato ritenuto responsabile di nove dei 10 morti dell’agosto 1971, tra i quali c’erano una madre di otto figli e un prete cattolico.

Il medico legale presiedente, la signora Keegan, ha detto che non c’erano prove sufficienti per determinare da dove provenisse il colpo che ha ucciso la decima vittima, John McKerr, ma ha definito “scioccante” il fatto che non venne eseguita un’indagine adeguata sull’omicidio.

Il medico legale ha riconosciuto che era un periodo caotico in Irlanda del Nord, ma ha stabilito che l’uso della forza da parte dei soldati era stato “sproporzionato” nelle nove morti di cui l’esercito è stato ritenuto responsabile.

Ha escluso qualsiasi coinvolgimento paramilitare da parte di coloro che sono stati uccisi e li ha descritti come “del tutto innocenti per qualsiasi comportamento illecito tenuto nel giorno in questione”.

Dieci nuove inchieste sono state ascoltate in relazione ai cinque incidenti in cui si sono verificati.

Il parroco padre Hugh Mullan, 38 anni, e Frank Quinn, 19 anni, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco nell’area di Springfield Park a Ballymurphy intorno alle 21:00 del 9 agosto.

Il medico legale ha scoperto che erano stati uccisi dai colpi sparati dai soldati e che la forza usata non era giustificata.

Più o meno nello stesso tempo, all’esterno da una caserma dell’esercito presso l’Henry Taggart Hall di Divismore Park, Noel Philips, 19 anni, Joseph Murphy, 41 anni, Joan Connolly, 44 anni, e Daniel Teggart, 44 anni, furono feriti a morte da colpi di arma da fuoco.

Anche in questo caso il medico legale ha scoperto che queste morti non erano giustificate e che le vittime erano “innocenti” e disarmate.

“L’esercito aveva il dovere di proteggere vite umane e ridurre al minimo i danni, e l’uso della forza fu chiaramente sproporzionato”, ha detto.

Il giorno seguente Eddie Doherty, 31 anni, è morto dopo essere stato colpito da proiettili in Whiterock Road mentre si imbatteva in uno scontro tra i soldati britannici e i manifestanti che avevano eretto una barricata dall’altra parte della strada.

Per la signora Keegan l’uso della forza da parte dei soldati fu esagerato e non necessario.

Ha anche respinto le affermazioni rilasciate all’epoca dei fatti, che indicavano Doherty tra le persone che lanciavano bottiglie incendiarie contro i soldati.

“Era un uomo innocente che non rappresentava una minaccia”, ha detto il medico legale.

Nel quarto incidente, avvenuto il terzo giorno dell’Operazione Demetrius, Joseph Corr, 43 anni, e John Laverty, 20 anni, vennero uccisi nella zona di Whiterock Road nelle prime ore del mattino. Corr morì 16 giorni dopo per le ferite riportate.

Il medico legale ha detto che i militari non sono riusciti a fornire una giustificazione adeguata per l’uso della forza letale nell’uccidere Corr e Laverty.

Ha concluso che i due uomini erano stati uccisi dall’esercito britannico e non c’erano prove che potessero essere stati uccisi da qualcun altro. Ha anche respinto le affermazioni secondo cui i due erano uomini armati e che avevano sparato ai soldati.

Nel quinto incidente, avvenuto nel corso della mattina dell’11 agosto, l’ex soldato John McKerr, 49 anni, fu gravemente ferito dai proiettili britannici a Westrock Drive, vicino alla chiesa di Corpus Christi, mentre si prendeva una pausa dai lavori di manutenzione. Morì il 20 agosto per le ferite riportate.

Il medico legale Keegan ha detto che era un uomo completamente innocente, ma non c’erano prove sufficienti né per determinare da dove provenisse il colpo che lo uccise, né se fosse stato sparato dai militari o dai paramilitari.

Ha spiegato che McKerr era un “militare orgoglioso” e ha affermato che si era associato con l’IRA, causando grande dolore alla sua famiglia nei cinque decenni successivi.

“Posso dissipare quelle voci e sospetti una volta per tutte”, ha detto.

Il medico legale ha descritto le inchieste come le più lunghe mai compiute fino ad oggi in Irlanda del Nord.

Pur delineando il contesto in cui si sono verificate le morti, in termini di inizio dei disordini che sono diventati noti come Troubles e l’introduzione della politica di internamento senza processo il 9 agosto, ha affermato di aver valutato ogni incidente in base ai fatti accaduti.

Lo standard di prova utilizzato era il bilanciamento della probabilità.

Ha notato che, a 50 anni di distanza, le morti rimangono “ferite aperte” per le famiglie.

Le vittime del Massacro di Ballymurphy

  • Francis Quinn, 19 anni
  • Padre Hugh Mullan, 38 anni
  • Joan Connolly, 50 anni
  • Daniel Teggart, 44 anni
  • Noel Phillips, 20 anni
  • Joseph Murphy, 41 anni
  • Edward Doherty, 28 anni
  • John Laverty, 20 anni
  • Joseph Corr, 43 anni
  • John McKerr, 49 anni
  • Paddy McCarthy, 44 anni

René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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