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Omicidio Pat Finucane: “MI5 distrusse le prove della presunta collusione”

Gli hard disk del giudice che riesaminò gli assassini avvenuti in Irlanda del Nord furono rimossi nel 2002, afferma un documentario dalla BBC

L’MI5 ha rimosso e distrutto i file in possesso del giudice che stava indagando sulla collusione delle forze di sicurezza con i paramilitari lealisti nell’omicidio dell’avvocato Pat Finucane avvenuto nel 1989 a Belfast.

Gli agenti dell’MI5 entrarono nell’ufficio di Peter Cory, incaricato nel 2002 dai governi di Londra e Dublino di riesaminare alcuni omicidi avvenuti durante i Troubles in Nord Irlanda, prelevarono gli hard disk e li cancellarono, secondo quanto riportato dal documentario di BBC che andrà in onda questa sera.

L’incidente avvenne nel 2002, oltre un decennio dopo l’infiltrazione degli agenti dell’MI5 nel gruppo paramilitare lealista dell’Ulster Defence Association (UDA).

Il programma Spotlight on the Troubles: A Secret History, guidato da Mandy McAuley, ha anche fatto luce sul presunto legame del Democratic Unionist Party (DUP) con un gruppo oscuro che importava pistole usate in dozzine di omicidi settari.

L’omicidio di Pat Finucane – colpito 14 volte di fronte a moglie e figli – è un caso conosciuto nel mondo che alimentò le affermazioni secondo cui lo stato britannico istituì squadre della morte durante i Troubles. L’avvocato Finucane difese numerosi sospetti dell’Irish Republican Army.

Lord Stevens, l’ex comandante della Polizia Metropolitana di Londra che guidò le inchieste ufficiali sugli omicidi compiuti dai paramilitari lealisti, ha confermato al programma che l’MI5 ha parlato di motivi di sicurezza per la rimozione e la distruzione dei file del giudice.

L’indagine di Peter Cory proseguì, avendo conservato documenti cartacei che l’MI5 non ottenne, ma la sua raccomandazione per avviare un’inchiesta pubblica fu ignorata. All’inizio di quest’anno la Corte Suprema ha stabilito che l’inchiesta del 2011 sull’omicidio di Pat Finucane era inefficace e non rispettava gli standard richiesti dalla legge sui diritti umani.

L’MI5 aveva tre agenti infiltrati nell’UDA e cercò di arruolare anche Brian Nelson, agente dell’esercito arruolato nel gruppo paramilitare lealista, come fonte aggiuntiva.

Il programma di BBC ha anche affermato che Willie Frazer, un importante attivista delle vittime protestanti morto all’inizio di quest’anno, aveva segretamente aiutato a far giungere le armi ai gruppi paramilitari lealisti nei primi anni ’90. Ulster Resistance, un gruppo quasi paramilitare, importò un arsenale di armi attraverso il Sudafrica.

Erano una “manna dal cielo”, ha detto Johnny Adair, ex leader dell’UDA. “Con quell’arsenale, è arrivata la fiducia agli uomini. In quelle aree dove non andavano più con fucili da caccia o pistole adesso ci entravano con fucili d’assalto. Con micidiali fucili d’assalto”.

Le armi sono state utilizzate in oltre 70 omicidi, tra cui il massacro di Loughinisland.

I leader del DUP – Ian Paisley Senior, Peter Robinson e Sammy Wilson – hanno contribuito a lanciare Ulster Resistance nel 1986. In seguito hanno preso le distanze dal gruppo.

Il principale contrabbandiere di armi del gruppo era Noel Little, secondo il programma della BBC che cita documenti segreti della polizia francese relativi a un trafficante di armi sudafricano di nome Douglas Bernhardt. Little, che è il padre della parlamentare del DUP Emma Little-Pengelly, ha negato l’accusa.

René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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