Distretto Nord

‘Once Upon a Time in Northern Ireland’ – La docuserie in cinque parti della BBC offre una cruda riflessione sui Troubles

È un’impresa lasciare lo spettatore contemporaneamente galvanizzato, riflessivo e stremato, ma la nuova docuserie in cinque parti di James Bluemel “C’era una volta in Irlanda del Nord” (BBC Two) ci riesce”, ha dichiarato Barbara Ellen su The Observer. Bluemel ha realizzato una celebre serie del 2020 sulla guerra in Iraq e qui utilizza la stessa tecnica, permettendo alla “gente comune” di parlare delle proprie esperienze con grande efficacia.

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Aiutata da filmati d’archivio, la storia è raccontata cronologicamente e “tutte le parti e i punti di vista sono rappresentati e attentamente calibrati”: così sentiamo parlare ex membri dell’IRA e paramilitari lealisti così come ex soldati britannici. Si affretta un po’ verso la fine, ma è una “cruda masterclass di storia, memoria ed emozione”.

“Sono le piccole cose, le cose umane e intime, che ti portano alle lacrime”, ha dichiarato Rachel Cooke sul New Statesman. Particolarmente commovente è l’intervista a John, un protestante che ricorda di aver saputo da bambino che sua madre era morta in un incidente d’auto, per poi scoprire che era viva, ma che era stata allontanata perché (a sua insaputa) era cattolica. “La sua storia è insondabile, ma è stato il modo in cui fumava che mi ha fatto scattare, il suo corpo avvolto dalla sigaretta come in un abbraccio”.

La serie si “distrae” in alcuni momenti, ha commentato Camilla Long sul Sunday Times: c’è una “digressione sentimentale su un negozio di dischi a Belfast”, per esempio, di cui avremmo potuto fare a meno. Ma soprattutto è una narrazione brillante: “diligente, non sensazionale, modesta”.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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