Nel processo alla Diplock Court del tribunale di Belfast (processo eseguito senza giuria) ieri sono stati mostrati due brevi filmati ripresi in un parco di Lurgan il 6 dicembre 2013, il giorno seguente all’attacco contro una pattuglia della polizia ad Ardoyne, North Belfast.
L’accusa afferma che nel video si vedono Colin Duffy, Harry Fitzsimons e Alex McCrory.
I tre imputati rigettano le accuse di preparazione di azioni e di direzione del terrorismo, così come l’appartenenza all’IRA.
Fitzsimons e McCrory negano anche il tentato omicidio contro gli agenti che componevano il convoglio della PSNI e rigettano il possesso di due fucili d’assalto AK47 e delle munizioni utilizzate nell’attacco.
Gli avvocati della difesa affermano che le registrazioni sono “di infima qualità” e hanno già annunciato al giudice O’Hara la volontà di impugnare l’ammissibilità dei video. Secondo i legali è impossibile fare un’identificazione attraverso le immagini.
Hanno nuovamente ripetuto le obiezioni avanzate contro il video di sorveglianza perché, sebbene gli avvocati dell’accusa affermino che le registrazioni sono state effettuate il 6 dicembre 2013 per oltre un’ora, non ci sono prove certe della data della ripresa e della sua durata.
Due spezzoni di video, di circa 20 secondi cadauno, sono stati ripresi da una videocamera posizionata all’ingresso di Demense House, a Lurgan, che era puntata contro la strafa principale.
La registrazione in bianco e nero inizialmente mostra una vettura parcheggiata sullo sfondo di quella che sembra una strada a tre corsie. Dalla parte sinistra dello schermo, a d un certo punto, compaiono tre uomini: uno basso e di corporatura robusta, gli altri due di statura e corporatura normale.
I tre uomini sembrano camminare, uno con un leggero accenno di zoppìa, verso la direzione della telecamera nascosta, quindi escono dall’inquadratura. Un’ora dopo, secondo l’accusa, gli stessi tre uomini vengono di nuovo ripresi dalla videocamera.
Questa volta i tre uomini, ripresi di spalle e vestiti in maniera apparentemente identica, camminano lungo la strada fino a raggiungere l’entrata, quindi svoltano a sinistra tornando verso il luogo da cui sono giunti.
Gli ufficiali dell’MI5 che hanno installato la camera di sorveglianza si sono rifiutati di parlare del loro lavoro e di quando hanno posizionato la videocamera “per motivi di sicurezza nazionale” ma, secondo le uniche risposte fornite, è stato “prima o lo stesso 6 dicembre 2013”.
Il dirigente che ha coordinato gli agenti responsabili del posizionamento della videocamera ha contestato le affermazioni della difesa sulla qualità delle immagini, affermando che sono “molto chiare”.
Il processo continua.
