Distretto NordSaoradh

Saoradh risponde alle parole del Segretario di Stato Karen Bradley

Il comunicato rilasciato sul sito di Saoradh riporta:

I commenti fatti a Westminster da Karen Bradley, la regista del governo diretto britannico, secondo cui gli omicidi di Stato dei civili irlandesi non costituiscono un crimine non arrecheranno alcuno shock alle famiglie e ai repubblicani colpiti.

Oggi era il 31° anniversario dell’assassinio a sangue freddo di tre volontari dell’IRA disarmati sulla rocca di Gibilterra. Questo dovrebbe servire a ricordare che la Gran Bretagna ha costantemente dimostrato di considerare gli irlandesi alla stregue di sub-umani e immeritevoli di ottenere verità e giustizia, nello stesso modo di altri che hanno sopportato la sua visione colonialista del mondo.

L’occupazione del territorio nazionale irlandese, la negazione dell’autodeterminazione nazionale e la soppressione della sovranità sono tutti crimini, così come lo sono la presenza e le azioni perpetrate dalle forze della corona per sostenere queste ingiustizie.

Altri all’interno delle nostre comunità manipolano cinicamente molte vittime dell’omicidio di Stato e le loro famiglie per giustificare la loro accettazione e abilitazione di tutto quanto sopra. Ora sono ridotti a promuovere, sostenere e incoraggiare il reclutamento nelle forze della Corona, responsabili di omicidi di Stato e collusione.

Saoradh continuerà a sottolineare i crimini di guerra del governo britannico e le loro continue violazioni dei diritti umani che costituiscono anche crimini ai sensi del diritto internazionale. La nostra posizione ideologica che la Gran Bretagna non ha il diritto di essere in Irlanda è confermata dai commenti di Karen Bradley e rafforza la nostra determinazione a vedere la lotta per la libertà attraverso la sua unica conclusione logica.

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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