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Schermaglia verbale tra Leo Varadkar e Arlene Foster sul sostegno del Nord a Remain e Backstop

Il Taoiseach Leo Varadkar ha chiesto al governo del Regno Unito di riconoscere il sostegno dell’Irlanda del Nord per il backstop e per il rimanere all’interno dell’Unione Europea.

Il primo ministro irlandese ha parlato dopo l’elezione nel Nord di due eurodeputati che sostengono la volontà di restare nella UE.

La leader del DUP Arlene Foster ha affermato che l’attuale accordo sul ritiro deve essere affrontato e che il compromesso è la via da seguire.

Naomi Long, leader di Alliance Party, ha ottenuto il seggio all’Europarlamento insieme a Martina Anderson dello Sinn Féin nelle elezioni della scorsa settimana. Schierata per la Brexit è invece la parlamentare europea Diane Dodds del DUP.

La Long ha chiesto che si tenga un referendum popolare sulla Brexit.

Prima dell’ultima tornata elettorale il Nord Irlanda aveva due parlamentari europei schierati per la Brexit – Diane Dodds e Jim Nicholson dell’UUP. Il candidato Danny Kennedy, UUP, non è riuscito a conquistare il seggio lasciato dal suo collega di partito.

Mentre l’UUP aveva inizialmente appoggiato il Remain nel referendum del giugno 2016, in seguito al risultato il partito unionista ha affermato che la volontà democratica del popolo deve essere perseguita.

Il Taoiseach irlandese si è detto speranzoso che i risultati ottenuti alle elezioni europee siano riconosciuti a Westminster.

“Quello che penso sia davvero significativo, e spero che questo sia stato notato in Gran Bretagna, è il risultato delle elezioni europee in Irlanda del Nord, dove per 40 anni sono sempre stati eletti due unionisti e un nazionalista” ha spiegato Varadkar.

“Adesso non è più così: c’è una unionista, una parlamentare dell’Alliance Party e una nazionalista.

“Quindi due dei tre deputati eletti in Nord Irlanda sostengono l’Unione Europea e il backstop. Spero che questo non sia sfuggito al governo britannico e ai più saggi cittadini inglesi”.

In risposta ai commenti di Leo Varadkar, la leader del Democratic Unionist Party, Arlene Foster, ha affermato che è giunto il momento di “affrontare i difetti presenti nell’accordo per lasciare l’Unione Europea”.

“Il compromesso non deve essere considerato una debolezza; era una questione del Regno Unito quella di rispettare il referendum”, ha affermato la Foster.

“Anche prima di queste elezioni due eurodeputati erano a favore del Remain“.

Il Taoiseach Varadkar ha anche espresso preoccupazione per il fatto che le dimissioni di Theresa May dal ruolo di Primo Ministro e leader del partito Conservatore potrebbero aumentare il rischio che il Regno Unito scelga una Brexit senza accordo.

Varadkar ha detto che c’è la possibilità che il nuovo Primo Ministro possa provare a revocare l’accordo di ritiro.

Alcuni politici Brexiteers (sostenitori della Brexit) sono in corsa per sostituire Theresa May come leader del partito.

Il Taoiseach ha parlato ai media in vista di un vertice europeo dei leader europei che avrà luogo a Bruxelles.

“Esiste il rischio crescente di una Brexit senza accordo. C’è ovviamente la possibilità di un nuovo corso del nuovo governo britannico, un corso più europeista, ma non posso predire quale sarà la scelta”, ha raccontato Varadkar.

“Ma quello che posso dire è che l’Unione europea e l’Irlanda resteranno fermi sulla posizione secondo cui non può esserci un hard border (un confine fisico) tra Nord Irlanda e Repubblica e abbiamo bisogno di un trattato che lo garantisca”.

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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