Distretto Nord

“Senza modifiche al protocollo questa estate potrebbe esplodere la violenza paramilitare lealista” avverte Edwin Poots

Il leader uscente del DUP Edwin Poots ha espresso timori di gravi violenze paramilitari lealiste in Irlanda del Nord che potranno avere luogo quest’estate se le barriere commerciali nel Mare d’Irlanda non verranno rimosse.

Poots, che è stato estromesso dal posto di comando del DUP dopo solo 3 settimane a seguito di una rivolta interna del partito, ha anche affermato di essere pronto a far crollare le istituzioni di Stormont il mese prossimo qualora non fossero state assicurate modifiche al controverso Protocollo dell’Irlanda del Nord.

Il parlamentare della Lagan Valley (Lisburn) ha anche ammesso che se ci fossero elezioni anticipate per l’Assemblea – come conseguenza del crollo di Stormont – lo Sinn Féin sarebbe attualmente il partito più votato, scalzando il DUP.

Il Protocollo, che ha creato barriere al commercio tra Gran Bretagna e Irlanda del Nord, è stato concordato dal Regno Unito e dall’Unione Europea come un modo per evitare un confine terrestre nell’isola di Irlanda in seguito alla Brexit.

Gli accordi sono ferocemente osteggiati da molti lealisti e unionisti, che ritengono siano una minaccia per il posto dell’Irlanda del Nord all’interno del Regno Unito.

Poots ha affermato che le violenze scoppiate in diverse aree lealiste ad aprile, in parte a causa della rabbia nei confronti del Protocollo, erano principalmente compiute da giovani senza legami paramilitari.

In un’intervista al Nolan Show di BBC Radio Ulster, ha avvertito che i paramilitari potrebbero essere coinvolti se le violenze dovessero divampare nuovamente in estate.

“A inizio anno hai assistito [a violenze] compiute in gran parte da giovani lealisti che non erano collegati alle formazioni paramilitari”, ha detto.

“Temo che se le cose non cambiano nel corso dell’estate, forse saranno coinvolte alcuni ‘navigati’ uomini appartenenti alle organizzazioni paramilitari lealiste.

“Questa è la mia paura: se non risolviamo le cose politicamente, la politica di strada diventerà il fulcro della questione. E la politica di strada ha il potenziale per far esplodere la violenza e quindi spetta a noi garantire che la politica funzioni. Un fallimento della politica ha il potenziale per far emergere un problema significativo nella nostra comunità, che potrebbe portare le persone a farsi del male e questo dovremmo davvero cercare di evitarlo”.

Alla domanda sul potenziale per i paramilitari di impegnarsi in violenze gravi e premeditate, ha detto: “Penso che ci sia quel potenziale”.

Poots ha rassegnato le dimissioni la scorsa settimana dopo che una maggioranza significativa di parlamentari del DUP ha votato contro i termini in base ai quali ha deciso di rientrare nell’esecutivo devoluto di Stormont a Belfast insieme allo Sinn Féin.

I colleghi di partito erano irritati dal fatto che lo Sinn Féin fosse riuscito a ottenere un impegno da parte del governo britannico a legiferare per la protezione di chi parla in gaelico come precondizione per la ricostituzione dell’amministrazione di Stormont in seguito alle dimissioni dell’ex leader del DUP e primo ministro Arlene Foster.

Poots ha affermato di aver voluto la nomina di un nuovo primo ministro – il collega di collegio elettorale Paul Givan – perché il crollo dell’esecutivo avrebbe minato i suoi sforzi per garantire modifiche al protocollo.

Ha anche detto che il governo britannico gli ha assicurato che importanti modifiche al protocollo saranno annunciate all’inizio di luglio.

“Se ho perso la mia leadership ma ho preso le misure per assicurare un risultato sulla modifica del Protocollo, e quindi la questione costituzionale dell’Irlanda del Nord non verrà danneggiata, allora è valsa la pena fare questo sacrificio”, ha spiegato.

Il leader uscente ha detto che sarà pronto a ritirare Givan dall’Esecutivo il mese prossimo, facendo così crollare l’assemblea di Stormont, se tali cambiamenti non si concretizzeranno.

Poots ha affermato di aver chiarito la sua intenzione in una riunione dei funzionari del DUP tenuta giovedì scorso a Belfast, durante la quale è stato deciso il suo destino.

“Non era abbastanza”, ha detto, suggerendo che i funzionari sarebbero stati contenti solo se si fosse dimesso.

Il leader uscente ha detto che i funzionari non erano disposti a dargli spazio per articolare le sue intenzioni ai membri del partito e l’unica alternativa che gli era stata data era quella delle dimissioni immediate.

Ha sottolineato che la maggioranza i funzionari erano sostenitori di Sir Jeffrey Donaldson, l’uomo che ha sconfitto nella competizione per la leadership del mese scorso e che ora gli succederà come leader del DUP.

“È stato chiarito (ai funzionari di partito durante la riunione) che se nel corso di luglio non otteniamo ciò che è indicato, se non otteniamo il successo su ciò per cui abbiamo lavorato, allora cercherò di far dimettere anche il Primo Ministro”, ha continuato Poots.

Sulla prospettiva di elezioni anticipate, Poots ha dichiarato: “La comunità unionista è piuttosto disincantata dalla politica e lo è da alcuni mesi, quindi è necessario ottenere una vittoria significativa sul Protocollo per capovolgere la situazione.

“Penso che se ci fossero le elezioni oggi, e per fortuna non ci sono, non ci sarebbero buoni risultati per l’unionismo”.

Alla domanda se lo Sinn Féin potrebbe emergere come il più grande partito e conquistare la possibilità di esprimere il primo ministro, Poots ha aggiunto: “Allo stato attuale delle cose probabilmente avrebbero il maggior numero di voti e di seggi”.

La gente dell’Irlanda del Nord “non ringrazierà né perdonerà” i politici che minacciano di far cadere l’Esecutivo, ha affermato il Segretario di Stato.

Oggi, durante un’apparizione davanti al Northern Ireland Affairs Select Committee (Comitato ristretto per gli affari dell’Irlanda del Nord), al Segretario di Stato Brandon Lewis è stato chiesto quale fosse il suo messaggio ai leader politici che minacciano di far cadere l’esecutivo.

Ha risposto: “La mia posizione su questo è stata abbastanza coerente da molto tempo ormai. Secondo me, chiunque lo faccia, non riceverà né ringraziamenti né perdono da parte della popolazione dell’Irlanda del Nord.

“Penso che la popolazione del Nord, dopo un’impasse di tre anni, voglia vedere l’Esecutivo, soprattutto in un momento di pandemia.

“Vogliono vedere l’Esecutivo attivo e funzionante e penso che ci saranno livelli molto bassi di tolleranza”.

René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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