I lealisti della zona di Shankill Road a Belfast, cuore pulsante del lealismo nordirlandese, si sono rifiutati di issare gli striscioni che recitano “Io sostengo il Soldato F”, perché non vogliono offendere le famiglie di quattro uomini assassinati dall’esercito britannico.
Striscioni e bandiere con l’emblema del Reggimento Paracadutisti in appoggio al Sodato F sono apparsi in quasi tutte le aree lealiste delle Sei Contee. Il Soldato F dovrà affrontare il processo per la morte di due uomini e il tentato omicidio di altre due persone durante il Bloody Sunday di Derry del 1972.
La scorsa settimana un gruppo di giovani repubblicani ha strappato uno striscione dalle strade di Lurgan e gli hanno dato fuoco.
Fonti dell’Ulster Volunteer Force di Shankill hanno riferito al Sunday Life che il sostegno al veterano dei paracadutisti è massiccio, ma erigere delle bandiere “è un passo troppo grande”.
“In questa comunità quattro persone sono state uccise dall’esercito durante i Troubles” ha commentato un lealista.
“Questi sono omicidi che molti lealisti che abitano qui sono riluttanti ad affrontare perché sono stati compiuti da soldato che ritenevamo dovessero proteggerci.
“È importante non permettere che i loro nomi e le cause della morte non finiscano nell’oblio”.
I soldati britannici uccisero il killer lealista Brian Robinson, 27 anni, colpito dai militari nel 1989 pochi minuti dopo aver assassinato il cattolico Paddy McKenna in Crumlin Road.
Richie McKinney, 49 anni, e Robert Johnston, 50 anni, furono uccisi entrambi dai soldati del Reggimento Paracadutisti nel settembre 1972.
L’unità tattica che uccise i due lealisti comprendeva anche il Soldato F, coinvolto anche nell’azione che provocò il massacro di Ballymurphy nel 1971, quando furono uccise 11 persone.
Nel 1973 Alexander “Minto” Howell, 36 anni, fu ucciso da un soldato del Queen’s Own Highlander dopo lo scoppio di disordini al Bayardo Bar. La morte di Howell provocò la vendetta dei lealisti che provocarono gravi disordini e spararono contro i soldati in Agnes Street.
