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Appalto militare UK in cambio del silenzio del governo spagnolo sulle rivendicazioni territoriali a Gibilterra

Questa mattina è stato riferito che i lavori sulle Fleet Solid Support Ships potrebbero andare alla Spagna per mettere a tacere le rivendicazioni di Gibilterra  a spese degli operai della base navale scozzese di Rosyth.

 

Come già riportato dal Daily Record, si è affermato che l’ordine da un miliardo di sterline per le navi è stato dirottato verso un cantiere spagnolo, come da accordo con Gibilterra. Questo documento riporta:

“I funzionari della GMB sono furiosi per le notizie secondo cui il cantiere navale di Navantia, nel nord della Spagna, è stato scelto per costruire le flotte della Fleet Solid Support”.

 

Questa notizia (se vera si chiedono gli ambienti editoriali vicini al MoD – Ministero della difesa UK) avrebbe un impatto sulla base navale di Rosyth e non su quella di Clyde. Quella di Clyde, infatti, non si sta offrendo per il lavoro, non ha la capacità di costruire navi e non era interessata, a differenza della base di Rosyth.

 

Il segretario della GMB Scotland, Gary Smith, ha dichiarato: “Abbiamo chiarito che i contratti navali della Royal Fleet Auxiliay siano la chiave per la trasformazione del nostro settore della costruzione navale. Tre navi da 40.000 tonnellate fornirebbero anni di lavoro a cantieri come quello di Rosyth, dove ci sono perdite di posti di lavoro”.

 

Smith ha poi aggiunto: “La paura è che la classe operaia che si occupa della costruzione delle navi abbia svenduto il suo futuro per colpa della Brexit. Di fronte ad una prospettiva rovinosa, la perdita della RFA sarebbe un tradimento del settore cantieristico inglese da parte del governo conservatore Tory”.

 

Stewart McDonald, deputato di South Glasgow e portavoce dell’SNP per la Difesa, ha detto questa mattina: “Se i cantieri navali britannici vengono trascurati, sarà un tradimento contro la forza lavoro, da cui i conservatori non meritano di recuperare”.

 

Paul Sweeney, deputato di North-East Glasgow e del All-Party Parliament Group, vicepresidente per la costruzione e le riparazioni navali, ha detto – in riferimento ad un recente dibattito: “Il ministro della Difesa, in merito agli appalti, non ha dato alcuna risposta alle domande sollevate sulla questione delle navi della Fleet Solid Support. C’è un caso economico attorno alla costruzione del programma FSS da 1 miliardo di sterline, e questo altro non è che il classico dogma del “lasciar fare” del ministero del tesoro, che sta negando all’industria britannica questa opportunità, quando invece sarebbe l’opzione più vantaggiosa per l’economia nonché, la sostenibilità dell’industria della costruzione navale”.

 

 

Un portavoce del ministero della Difesa ha detto: “Siamo tenuti, per legge, a procurare tramite un bando internazionale le navi della Fleet Solid Support. Verso la fine del 2018 abbiamo già presentato documenti ufficiali agli offerenti. La decisione finale verrà presa nel 2020”.

 

Paul Sweeney, in precedenza, aveva già criticato il governo sulla posizione riguardo agli appalti di queste navi, durante un recente dibattito sulla sovranità del Regno Unito. Ha sottolineato: “L’approccio del governo al contratto per le navi della FSS è a dir poco assurdo. La decisione di non considerare il valore socio-economico dei contratti nel processo di approvvigionamento è economicamente sciocco e privo di buon senso. Il ministro ed io ci siamo battuti, e sono sicuro che tra poco si dirà che si tratta di un buon rapporto qualità/prezzo per il contribuente. Tuttavia, tale argomento non regge, perché il valore socio-economico  del contratto non è preso in considerazione nella fase di aggiudicazione dell’appalto. Il costo del contratto è di un miliardo di sterline ma mantenere questo tipo di contratto nel Regno Unito, garantirebbe fino a 6500 posti di lavoro altamente retribuiti e qualificati, tra cui 2000 posti di lavoro di costruzione navale, che paga circa il 45% in più rispetto allo stipendio medio nel Regno Unito. Basti pensare alla differenza che quei lavori potrebbero dare all’economia del Regno Unito e alla Scozia.

A Rosyth c’è un divario tra il completamento della HMS Prince of Wales di quest’anno è la prevista ristrutturazione HMS Queen Elizabeth nel 2030. Il contratto per le navi della FFS potrebbe garantire che il cantiere navale funzioni in modo più scorrevole durante quel periodo. Tuttavia, la cecità economica del governo potrebbe impedire che ciò accada, portando ad una maggiore inefficienza. Preferirei vedere, e celebrare, un cantiere navale senza soste in tutto il paese. Non esiste, chiaramente, una strategia industriale più ampia per la produzione nel suo complesso. Per usare la cittadina di Fine come esempio, il governo si rifiuta di mantenere il contratto FSS nel Regno Unito. Allo stesso tempo, nemmeno a 10 miglia di distanza, i cantieri della BiFab di Burntisland sono inutilizzati per la mancanza di contratti di lavoro. Questo è un’altro esempio sulla miopia del governo”.

 

Stewart Andrew, sottosegretario di stato per la Difesa, ha risposto con una vaga allusione alle osservazioni fatte: voglio sottolineare l’importanza dell’industria della difesa nel Regno Unito, sia nel fornire capacità militari alle nostre forze armate, sia nel contribuire all’economia. La Difesa è un settore con un fatturato annuo di 22 milioni  di sterline, con 115 mila posti di lavoro. La Scozia condivide questo successo, beneficiando di ogni sterlina spesa per la nostra difesa, che è il più grande bilancio in Europa. L’anno scorso, la spesa per la difesa in Scozia ammontava a 1,65 miliardi di sterline, dando lavoro a circa 10 mila persone, equivalenti a 300 sterline pro capite e questo, ha evidenziato la gamma e la diversità dell’industria della Difesa in tutto il Regno Unito, inclusa la Scozia, e il sostegno del Governo Britannico nel confronti di essa.

 

All’inizio dell’anno il sindacato per la costruzione navale GMB ha reagito a 150 perdite di posti di lavoro a Babcock Rosyth. Il sindacato ha citato la fine del contratto per la nave Prince of Wales e l’incertezza riguardo al lavoro futuro, come motivo per le perdite dei posti di lavoro.

 

Ross Murdoch, ufficiale nazionale GMB ha dichiarato: “Ancora una volta, paghiamo il prezzo per il tradimento del governo nei confronti della cantieristica britannica. I conservatori sembrano contenti di lasciare che questo settore muoia nel nome del libero mercato. Appledore è sull’orlo della chiusura. Cammell Laird sta tagliando i lavori, e ora questo. Quando entrerà in azione il governo per salvare il nostro patrimonio di costruzione navali?”.

 

Si spera che l’offerta sarà vinta dal cosiddetto Team UK, un consorzio britannico composto da: Babcock International, BAE Systems, Cammell Laird e Rolls-Royce.

I cantieri olandesi che sono stati invitati a presentare offerte per il programma FFS comprendono: Fincantieri, controllata al 70% da Fintecna S.p.A, agenzia di investimenti italiana, Navantia, posseduta al 100% dal governo spagnolo, DSME, che ha ricevuto un pacchetto di salvataggio da 6 miliardi di dollari dalla banca di Corea.

 

Recentemente Sweeney ha criticato il governo per non aver limitato la gara d’appalto per le navi dell FSS nel Regno Unito. Questa non è la prima volta che la motivazione del governo è stata criticata all’estero, in particolare per quanto riguarda l’articolo 346 (articolo che richiede che la maggior parte dei contratti pubblici siano acquistati tramite un processo aperto e competitivo; tuttavia, questo articolo prevede una deroga alle norme sugli appalti, qualora un paese lo ritenga necessario per motivi di sicurezza nazionale).

 

Sweeney ha dichiarato a proposito di ciò: “è bizzarro che il governo sia contento di presentare contratti di appalto all’estero, nell’ambito di una competizione internazionale aperta. Secondo l’articolo 346, il governo potrebbe facilmente designare l’industria come protetta dal Regno Unito. Ogni idea che le loro mani siano legate è falsa. Potrebbero uniformare i cicli di produzione e creare una base solida e stabile per i cantieri navali, che consentirebbero loro di competere in modo efficace a livello mondiale. Questo è quello che succede in Italia, Francia e Germania. Di conseguenza, le nostre comunità si sentono abbandonate e le competenze perse. In definitiva, miniamo il nostro obiettivo di costruire una base industriale più resistente ed efficace per servire la nostra industria difensiva e commerciale.

L’unica ragione per cui oggi possiamo costruire navi da guerra nel Regno Unito è che l’ultimo governo laburista ha dato ordine al cantiere navale di Govan, nel 1999, di costruire la RFA Wave Ruler, e ciò ha permesso a quel cantiere di continuare a funzionare. Utilizzando navi da guerra anche meno complesse, per mantenere il ciclo di costruzione, possiamo mantenere le abilità e le infrastrutture di cui abbiamo bisogno, per costruire navi più complesse come le fregate, i caccia torpedinieri e le portaerei”.

 

Anche i sindacati GMB e CSEU hanno pubblicato, lo scorso anno, dei rapporti che spiegano perché ritengano che le navi debbano essere classificate come “da guerra” e perché dovrebbero competere a livello nazionale:

 

– Le FSS dovrebbero essere viste come navi da guerra. Sono armate e prendono parte alla lotta contro la pirateria e alle missioni contro la droga;

– L’impegno del governo a rivitalizzare la costruzione navale nazionale, sarà possibile solo con ordini ininterrotti;

– Costruire la FSS nel Regno Unito contribuirà a proteggere l’industria cantieristica, proteggere posti di lavoro e conservare le competenze (fino a 6500 posti di lavoro, di cui 1805 nei cantieri navali);

– Il Regno Unito beneficerà finanziariamente dal Tesoro sotto forma di tasse e contributi assicurativi e minori pagamenti sociali (su un miliardo di sterline, 285 milioni di sterline potrebbero essere restituite ai contribuenti e il 20% del costo del contratto può essere restituito al Tesoro;

– il Governo dovrebbe tenere conto delle entrate che potrebbero essere restituite al Tesoro quando si registrano offerte tra fornitori nazionali e concorrenti stranieri;

– Non esiste una parità di condizioni e molti cantieri stranieri sono di proprietà statale o ricevono significativi sussidi, mentre i cantieri britannici non ne beneficiano e sono quindi svantaggiati;

– il Trade Union Congress, a proposito dell’art.346, sostiene che il governo ha il diritto esclusivo di determinare quali siano i suoi interessi di sicurezza essenziale;

 

Il TUC afferma che altre nazioni europee hanno utilizzato l’esenzione per effettuare ordini di navi simili di supporto con i propri cantieri, da quando è stata introdotta la direttiva.

 

A Dicembre di quest’anno uscirà la questione della documentazione che invita le offerte per la progettazione e la costruzione del contratto e nel 2020 sarà assegnato.

 

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Appunti di una crociata contro la parola intesa e interpretata come ribellione al diluvio verbale che segna la deriva dei nostri giorni. L’occhio avido del giornalista si tuffa in un luogo chiuso a tutti gli sguardi e profana il tempio dei silenzi dell’ultra-nazionalismo in Europa. Un Candide del terzo millennio che esplora, dissacra e perturba.

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