Visioni e Metalinguaggi

Lou Reed loves NY

“Due anni, molte macchine fotografiche e obiettivi dopo, queste immagini sono il risultato di un piccolo tentativo di condividere la bellezza che ha impressionato l’animo di questo osservatore che sta sul bordo del fiume con una scatola in mano cercando di cogliere lo spessore illuminante del tempo. Questa è fotografia organica, una testimonianza dello spettacolo di luce celestiale della città. I continui cambiamenti dall’alba al tramonto sul fiume Hudson- un quotidiano annotare il maestoso volteggiare del cielo e delle acque prodotto da una divinità di un infinito talento ed originalità che un fotografo può solo carpire, mettere a fuoco e pregare che questa o quella macchina fotografica, quegli obiettivi, digital back e tutte le tecniche avanzate dell’ultimo minuto possono in qualche modo catturare un frammento di breve superiore magnificenza che si palesa per ispirare chiunque stia guardando”

Lou Reed

Lou ReedUn omaggio fotografico a New York, da parte del rocker che ne ha cantato il lato oscuro in numerose canzoni leggendarie. Un nuovo atto d’amore del fondatore dei Velvet Underground alla città nella quale è nato sessantacinque anni fa, alla quale lo lega una simbiosi tanto umana quanto estetica.

I trenta scatti in mostra, di medio e grande formato, ci fanno entrare nelle molteplici facce di New York; sono fotografie intrise di quella poetica oscura, schiva e introversa che ha caratterizzato l’intero percorso artistico ed umano di Lou Reed.

Sono immagini collezionate negli ultimi due anni, catturati in momenti diversi della giornata. Negli scatti è evidente l’assenza dell’elemento umano, si intuisce solamente la sua presenza. Solo un paio di occhi, dello stesso Lou Reed, nella sequenza intitolata Snapper. Altre immagini sono affollate di neon o di colori artefatti delle notti newyorkesi; osserviamo la skyline all’alba, dove immaginiamo New York a luci spente sorprendentemente silenziosa oppure un gioco di luci nella notte illuminata dai fari di automobili in corsa.

Ogni fotografia presente nella mostra è stata tirata in 9 esemplari, numerata e firmata dall’autore.
La mostra, realizzata in collaborazione con Photofestival (Milano), Unosunove arte contemporanea (Roma) e stevenkashergallery (New York), è accompagnata dall’omonimo catalogo edito da Steidl Publishing.

Galleria fotografica

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René Querin

Di professione grafico e web designer, sono appassionato di trekking e innamorato dell'Irlanda e della sua storia. Insieme ad Andrea Varacalli ho creato e gestisco Les Enfants Terribles.

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