Amnesty International: nel caso Rosemary Nelson ripetute omissioni paragonabili a collusione
Amnesty International ha risposto al rapporto dell’inchiesta pubblica sulle accuse di collusione delle forze di sicurezza nell’omicidio dell’avvocatessa Rosemary Nelson.
Halya Gowan, che ha analizzato per Amnesty International la situazione dei diritti umani in Irlanda del Nord per due decenni, comprese le minacce ricevute da Rosemary Nelson, ha affermato:
“Rosemary Nelson ha svolto il suo lavoro professionale con coraggio, in un ambiente carico di violenza settaria e di intimidazioni, perché credeva nello Stato di diritto.
“La sua perdita è stata profondamente sentita da chi l’ha incontrata. L’incapacità di perseguire i responsabili, ed i complici, della sua uccisione è un triste atto d’accusa contro il sistema giustizia in Irlanda del Nord.
“Non comprendere che le ripetute omissioni possono diventare collusione è un altro esempio altrettanto triste di apprendimento selettivo del passato.
“Rosemary Nelson è stata minacciata, intimidita, e infine uccisa, semplicemente per aver fatto il suo lavoro di avvocato in difesa dei diritti umani”.