Il malcontento fa volare lo Sinn Féin nei sondaggi

Se i nazionalisti irlandesi Sinn Féin otterranno una storica svolta elettorale sabato, sarà grazie ai programmi sull’assistenza sanitaria e sugli alloggi e non per la loro richiesta di un referendum per la riunificazione dell’Irlanda.

Dopo soli due anni dal ritiro dello storico leader Gerry Adams – visto da molti come il volto di una sanguinosa guerra dell’Irish Republican Army contro il dominio britannico – il partito di sinistra è diventato per la prima volta un contendente al governo nella Repubblica.

I sondaggi di lunedì hanno mostrato che il partito è davanti al duopolio di centrodestra del Fine Gael e Fianna Fáil – che hanno guidato il paese per un secolo – in un terremoto politico per la Repubblica d’Irlanda.

Mentre Sinn Féin probabilmente ha pochi candidati per guidare la prossima amministrazione – un passo falso causato da un’improvvisa ondata di sostegno – vuole comunque far parte della prossima coalizione.

La nuova leader Mary-Lou McDonald, una cinquantenne di Dublino senza alcun legame con il conflitto dell’Irlanda del Nord che si è ufficialmente concluso nel 1998, il partito si è concentrato sulla disuguaglianza creata dal quinquennale boom economico per conquistare gli elettori che hanno evitato il partito in passato.

“Questo è un diverso tipo di elezione. Sono colpita dalla misura in cui le persone affermano apertamente di voler cambiare”, ha dichiarato la McDonald alla Reuters mentre incontrava gli elettori nella capitale.

“Penso che, dopo quasi un secolo, questo dimostra che c’è vita, politica e governo oltre al Fine Gael e Fianna Fáil”.

I volantini elettorali menzionano l’obiettivo storico del partito di riunificare il Nord Irlanda con la Repubblica, ma proseguono promettendo sviluppi sui costi degli alloggi, sull’assistenza sanitaria e i costi delle assicurazioni.

Il messaggio è stato recepito dai lavoratori che affermano che le loro vite non migliorano man mano che l’economia cresce, in particolare in relazione con i costi e la disponibilità di alloggi.

Sarah Melinn, 43 anni, controllore del credito della città suburbana di Clondalkin, nella parte ovest di Dublino, ha dichiarato che probabilmente voterà per lo Sinn Féin per la prima volta.

“Il pensiero di fondo di molte persone riguardo allo Sinn Féin è sempre stato: si tratta dell’IRA, non voto per loro”, ha affermato.

“Ma nell’ultimo anno sono diventati un po ‘più aperti e sto cercando di andare oltre quel pensiero e ascolto le loro opinioni politiche attuali piuttosto che quelle passate”.

Nell’Irlanda del Nord, lo Sinn Féin condivide il potere con il partito unionista del DUP nell’ambito dell’accordo di pace del 1998 che ha posto fine a tre decenni di conflitto nella provincia.

Non ha mai governato in Irlanda, dove Gerry Adams lo ha condotto ad essere il terzo partito più grande, conquistando il 14% dei voti alle elezioni del 2016 vinte dal Fine Gael.

Nel sondaggio di lunedì, condotto da Ipsos MRBI, il 25% degli intervistati ha detto che voterebbe lo Sinn Féin, davanti ai favoriti Fianna Fáil al 23% e al Fine Gael fermo al 20% dei possibili votanti.

Ma dato che lo Sinn Féin ha presentato solamente 42 candidati, nella migliore delle ipotesi si assicurerà un quarto dei seggi in parlamento.

E i loro rivali, Fine Gael e Fianna Fáil, che hanno presentato un numero di candidati molto più grande, si sono fermamente rifiutati di governare con il partito di Mary-Lou McDonald, citando il suo passato di ala politica dell’IRA e il programma delle politiche economiche.

Tuttavia, anche se la crescita dello Sinn Féin non forza la mano dei due maggiori partiti, Gary Murphy, professore di politica all’università di Dublino, ha detto che potrebbe diventare senza dubbio il più grande partito di opposizione.

“Penso che il grande piano dello Sinn Féin sia quello di essere in grado di eliminare il Fine Gael o il Fianna Fáil e diventare il secondo partito dello stato”, ha detto.